Una grande marcia popolare da Casal di Principe a Frattaminore per rilanciare la mobilitazione popolare contro la devastazione ambientale. A lanciarla la rete Stop Biocidio che, ad un anno esatto dai centomila scesi in piazza a Napoli sotto una pioggia battente, vuole riaccendere i riflettori sui problemi di quella che viene comunemente chiamata Terra dei Fuochi. La manifestazione è stata presentata alla stampa nell’aula consiliare del comune di Casal di Principe da Gianni Solino coordinatore provinciale di Libera, Lucio Iavarone del Coordinamento Comitati Fuochi e da Don Maurizio Patriciello. Presenti, inoltre, i primi cittadini di Frattaminore (dove l’8 novembre si è svolta un’altra marcia ndr) e Casal di Principe, Enzo Caso e Renato Natale. La marcia servirà a dimostrare che la gente ha ancora voglia di lottare contro l’inquinamento ambientale, perché nonostante le promesse nelle province di Napoli e Caserta poco o nulla è cambiato. Una manifestazione che lancerà anche un messaggio positivo per il rilancio delle eccellenze del territorio. Il sindaco di Casal di Principe ha sollecitato il governo ad approvare la legge sui reati ambientali ed ha chiesto a tutte le istituzioni un’azione congiunta per il controllo del territorio. I comuni da soli, vista l’esiguità delle risorse e la vastità dei territori, possono fare poco. All’incontro con la stampa è presente anche una delegazione di rappresentanti del mondo agricolo che ha chiesto ai promotori del corteo di stilare un documento in cui si prenda chiaramente posizione in difesa dei prodotti agricoli del territorio dichiarati sani. Il dottor Luigi Costanzo di Frattamaggiore ha sottolineato le difficoltà ad accedere ai percorsi di prevenzione perché manca una rete tra gli ospedali per la presa in carico dei malati e non è stato ancora attivato un meccanismo di controlli sulle fasce più giovani della popolazioni, le quali, purtroppo, sono sempre più spesso colpite da patologie tumorali.