Casapesenna – “ In questi giorni il nostro territorio si è reso protagonista per una vicenda che ovviamente non riempie di orgoglio nessuno. Così come non riempie di orgoglio leggere le dichiarazioni dell’opposizione che come sempre strumentalizza tutto per il mero gusto della denigrazione.” Si esprime in questi termini il sindaco, Marcello De Rosa, ribattendo ad Antonio Garofalo capogruppo di minoranza. “Leggere nelle dichiarazioni di Garofalo che è inaccettabile che io dica- sottolinea De Rosa- che sono sindaco da tre mesi, mi fa davvero capire quanto poco argomentate siano le accuse che mi vengono rivolte. Sono sindaco da tre mesi: è un dato inconfutabile. L’arco temporale – spiega il sindaco- che sottolineo è appunto un indicatore per mettere in chiaro che vecchie responsabilità non possono ricadere sulla nuova amministrazione, se in passato sono stati commessi degli errori dovremmo assumercene tutti, anche l’intera opposizione e relativi sostenitori, la responsabilità. Ma la mia responsabilità retroattiva è da comune cittadino, non da amministratore, e non tutti possono fare la stessa affermazione. Per chiarezza – prosegue- vorrei anche ricordare che l’indagine, che ha portato alle misure cautelari contro i tre vigili urbani, fa riferimento ad un periodo anteriore al mio mandato elettorale. Ora sarà la magistratura a fare il suo lavoro, noi continueremo al meglio il nostro che è quello di amministrare la nostra cittadina. E, lo faremo con tutti coloro che hanno avuto i consensi elettorali dai cittadini. Le dimissioni del vicesindaco? La peggiore strumentalizzazione- conclude il sindaco- degli ultimi tre mesi. Fa rabbrividire che tale richiesta arrivi da chi, per li lavoro che svolge, dovrebbe essere quantomeno garantista. Dovremmo poi spiegare a tutti i nostri giovani che non avranno mai la possibilità di voltare pagina rispetto ai problemi familiari. Fermo restante che la responsabilità penale è personale, secondo quanto dispone l’articolo 27 della Costituzione italiana del 1948 al primo comma, rinviando nel dettaglio alla disciplina dettata dall’articolo 40 e seguenti del codice penale. Non credo che debba aggiungere altro.”