Con un’interrogazione scritta rivolta al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini, al Ministro dell’Interno Angelino Alfano, al Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Padoan, i deputati del Pd Camilla Sgambato, Assunta Tartaglione, Massimiliano Manfredi, Annamaria Carloni, Antonio Cuomo, Simone Valiante e Luisa Bossa hanno chiesto al Governo di assumere le iniziative del caso per superare la fase critica sotto il profilo finanziario e contabile che vive l’Amministrazione provinciale e che rischia di determinare la mancata riapertura delle scuole dal 7 gennaio 2017 e, quindi, l’interruzione delle attività didattiche. “La mancanza di fondi nelle casse della Provincia e la previsione da questa fatta di non poter assicurare il regolare funzionamento dei 93 edifici scolastici superiori, in primis la corrente elettrica, oltre la data del prossimo 31 dicembre se dovesse permanere l’attuale è drammatica situazione economica dell’Ente, finirebbe per mettere in serissima discussione la prosecuzione dell’anno scolastico e la sua stessa validità per decine di migliaia di studenti casertani, circa 88 mila, così da ledere e negare loro il sacrosanto diritto allo studio”, dichiara la parlamentare del Pd, prima firmataria. “È impensabile che ciò accada perché sarebbe una grave ferita sociale e culturale per la già sofferente Terra di Lavoro, così come é impossibile non intervenire per restituire funzionalità e operatività ad un Ente quale la Provincia che eroga servizi essenziali e gestisce funzioni fondamentali come la viabilità, l’ambiente e l’edilizia scolastica. I Ministri da noi interessati della questione sicuramente vorranno intervenire per garantire la normale prosecuzione delle attività istituzionali della Provincia e superare l’ennesima emergenza che vive il nostro territorio casertano”, conclude Sgambato.

 

Qui di seguito, il testo integrale dell’interrogazione scritta: “Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, al Ministro dell’interno, al Ministro dell’economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:    la provincia di Caserta versa in condizioni drammatiche dal punto di vista finanziario come dimostrato dalla mancata approvazione del bilancio di previsione 2015 e dall’avvenuta adozione, ad opera del competente organo consiliare, con deliberazione n. 37 del 29 dicembre 2015, del provvedimento dichiarativo dello stato di dissesto finanziario ex articolo 244 del decreto-legislativo n. 267 del 2000 (TUEL) con tutte le limitazioni che ne conseguono in termini di concreta operatività dell’ente;    la provincia, dunque, che pure ha cercato di mettere in opera una gestione prudente, si viene a trovare nell’oggettiva impossibilità di equilibrare la previsione 2015, con tutte le implicazioni negative da ciò discendenti e con immediate ripercussioni sui cittadini, con conseguente necessità, di dover deliberare, suo malgrado, lo stato di dissesto finanziario;    nel contesto sinteticamente delineato e connotato dalla sostanziale impossibilità di elaborazione di un’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, essendo, infatti, decorsi i termini perentori, stabiliti dal succitato decreto-legge n. 267 del 2000, ulteriore elemento di criticità è stato rappresentato dalla missiva prot. n. 509/SEF del 17 giugno 2016 con la quale è stata formalizzata l’impossibilità dell’assunzione, da parte dei vari settori della provincia, di impegni di spesa ex novo(ivi compresi quelli relativi alla manutenzione straordinaria degli edifici di competenza), per effetto del superamento dei limiti previsti dall’articolo 250, comma 1, del TUEL;    a ciò si aggiunga che la provincia non dispone nemmeno delle somme occorrenti a garantire dal 31 dicembre 2016 la fornitura di energia elettrica, con conseguente rischio di traumatica interruzione dell’anno scolastico 2016/2017 –:    quali iniziative, per quanto di competenza, si intendano mettere in campo per garantire che le vicende di cui sopra non si ripercuotano sui cittadini;    come il Governo intenda intervenire, per quanto di competenza, per garantire la sicurezza degli studenti e la continuità dell’anno scolastico in corso”. (4-14501)

 

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