La Giunta Comunale ha approvato il Piano triennale 2017/2019 di prevenzione della corruzione e della trasparenza (P.T.P.C.T.), che prevede una serie di prescrizioni ancora più stringenti rispetto ai provvedimenti adottati negli anni precedenti. Tante le novità in diversi settori cruciali, nei quali la trasparenza e il rigore delle procedure dovranno essere massimi. In particolare, ci si riferisce alla programmazione delle gare relative a servizi e forniture, che andranno programmate con largo anticipo, rispettando delle procedure di evidenza e trasparenza molto chiare, recependo, in questo come in altri settori, le indicazioni fornite dall’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione. I settori interessati principalmente dal nuovo Piano di prevenzione della corruzione e della trasparenza sono: urbanistica ed edilizia (pubblica e privata), attività produttive, appalti di beni e servizi, appalti di lavori, patrimonio, manutenzioni, igiene e sanità, lavori pubblici. Il Piano, poi, prevede anche un’attività di formazione del personale per gli anni 2017, 2018 e 2019, con uno stanziamento annuo di una somma di 10mila euro nel Bilancio 2017 esclusivamente destinata alla formazione in materia di corruzione. Si tratta della prima volta che vengono previste tali risorse, a causa delle pregresse condizioni di dissesto finanziario in cui si è trovato il Comune. Un’analoga attività di formazione in materia di prevenzione della corruzione e in materia di trasparenza potrà essere svolta anche dagli amministratori, ovvero Sindaco, Giunta e consiglieri comunali. “Si tratta – ha spiegato il sindaco di Caserta, Carlo Marino – di un provvedimento di grande rilevanza, che pone il Comune in linea con quanto previsto dalla normativa nazionale in materia di anticorruzione e trasparenza nella Pubblica Amministrazione. Sin dall’inizio siamo stati particolarmente attenti all’osservanza delle regole, che in questi settori sono particolarmente stringenti. Con l’approvazione in Giunta del Piano avremo ancor più garanzie di correttezza nelle procedure, con il preciso ossequio della legge e delle prescrizioni dell’Anac. Il Comune è la casa dei cittadini e in quanto tale deve essere un palazzo di vetro, con la trasparenza degli atti che va garantita in ogni occasione”.

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