Il sindaco lavora fino a notte fonda ma i dipendenti comunali staccano la luce del municipio e lo lasciano al buio: succede a Caserta, al neo primo cittadino, Carlo Marino, che martedì sera – racconta il consigliere regionale della Campania Francesco Emilio Borrelli (Davvero Verdi) – si è ritrovato a fare, proprio con Borrelli, “una riunione notturna a lume di candela perché i custodi hanno staccato la corrente”. “Dopo il caso del direttore della Reggia di Caserta che aveva attirato l’attenzione dei sindacati perché si tratteneva fino a tardi nel suo ufficio – aggiunge Borrelli – questa volta a stupire per gli orari di lavoro” é il sindaco Marino che, martedì sera, mentre era in riunione, intorno alle 21:30, ha visto la luce andare via, non a causa di un black-out, ma per l’azione dei custodi del municipio. Questi ultimi – secondo la ricostruzione fatta da Borrelli – pare non fossero stati informati del fatto che Marino era ancora nel palazzo municipale. La riunione è proseguita – sempre secondo il racconto di Borrelli – con “la luce degli smartphone, fino a quando i custodi non hanno riattaccato l’interruttore dell’energia elettrica. Purtroppo – conclude Borrelli – il lassismo e la malagestione degli anni scorsi ha spinto molti dipendenti a pensare che non ci si possa trattenere fino a tardi negli uffici”. Sceglie la strada della sdrammatizzazione il sindaco Marino, che sin dal primo momento del suo insediamento ha sempre detto di voler voler modernizzare la farraginosa macchina comunale al fine di renderla più efficiente. “Forse – ironizza Marino, interpellato dall’Ansa – non erano abituati a un sindaco che si trattiene tutte le sere in Comune fino a tarda ora. Ma – conclude – così sarà anche per il futuro”.

 

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