Quattro nomi su 9 sono già assessori de facto. Il quinto, una donna, sarà indicato nelle prossime ore. Per gli altri 4 componenti della giunta Marino probabilmente bisognerà attendere il primo consiglio comunale d’insediamento del 19 luglio. Va avanti, seppure a piccoli passi, il cammino del neo sindaco di Caserta verso il varo del nuovo esecutivo. Il primo cittadino, com’è nel suo carattere, non vuole strappi. Preferisce non forzare la mano. Aspetta che si delinei in modo chiaro lo scacchiere consiliare della maggioranza. L’assegnazione delle 4 caselle vuote a questa o quella forza politico-civica dipenderà dalla fisionomia che assumerà il civico consesso. Marino attende di sapere quali e numericamente come saranno composti i gruppi consiliari. Solo dopo scioglierà tutte le riserve e chiuderà il cerchio della giunta. Dalla presentazione delle liste ad oggi ne è passata di acqua sotto i ponti e ha smosso diverse posizioni all’interno della maggioranza. Già in campagna elettorale, uno scossone ha riguardato la lista Democratici per Caserta con la spaccatura tra Donato Tenga e il consigliere regionale Alfonso Piscitelli. Dopo il voto l’apprezzato avvocato Giovanni Megna ha preso le distanze, seppure in modo non ancora ufficiale, da Terra Libera e si avvia ad approdare sulle rive del Pd. Dora Esposito è in rotta con Centro democratico. Mentre Domenico Guida si allontana da Energia casertane. Insomma, una situazione fluida che potrebbe incidere fortemente sulla mappa consiliare della maggioranza. Da qui l’orientamento di Marino di nominare l’esecutivo in due tappe. Prima dell’assise conferirà le deleghe a 5 assessori. Dopo il civico consesso nominerà gli altri 4 tenendo in considerazione le richieste dei gruppi politici che lo sostengono sulla scorta della reale consistenza in consiglio. Per ora, come dicevamo all’inizio, in quattro sono già di fatto assessori. Si tratta di Federico Pica (Bilancio e Finanza), Alfredo Messore (Lavori pubblici), Giuseppe Luberto, ex presidente del Rotary (Attività produttive e Personale) e Franco De Michele (Servizi al cittadino e Rapporti con il consiglio). De Michele, esponente di spicco del Pd, è al momento l’unico politico a far parte della squadra di governo. E non è un caso che le deleghe che gli verranno assegnate hanno una forte connotazione politica. L’ex consigliere comunale svolgerà ruolo di raccordo tra maggioranza e opposizione e avrà un filo diretto con la cittadinanza. Insomma, guarderà sia all’interno che all’esterno di Palazzo Castropignano. Il quinto nome indicato da Marino prima del consiglio (arriverà durante questa settimana) sarà quello di una donna pescata dalla società civile o dal mondo delle professioni. Avrà insomma un profilo tecnico e si dovrebbe occupare o di Urbanistica o di Cultura. Per gli altri 4 posti restanti entreranno in gioco i partiti e le forze civiche che hanno contribuito alla vittoria di Marino. Terra Libera potrebbe puntare su Vincenzo Girfatti, coordinatore provinciale del movimento fondato dal consigliere regionale Luigi Bosco. Area Popolare quasi certamente indicherà Pietro Riello (con delega di vicesindaco), già primo cittadino di Castel Morrone e già assessore provinciale. Al momento fuori dai giochi sembra Edgardo Ursomando, ispiratore della lista Verdi pro Caserta, che esprime un consigliere comunale. Almeno altri due nomi (oltre quello che Marino indicherà a breve) saranno in quota rosa. Si fanno strada le ipotesi di un ingresso in giunta di Adele Vairo, dirigente scolastica del Manzoni, e di Mariana Funaro, prima dei non eletti del Partito socialista Caserta Viva. Insomma, per il sindaco c’è ancora tanto da lavorare. Ma entro questa settimana sarà almeno a metà dell’opera.
Mario De Michele