Tre milioni e trecentodiecimila euro: a tanto ammontano, complessivamente, i fondi “PAC – Piano di Azione e Coesione” del Ministero degli Interni finora indirizzati verso l’Ambito Sociale C1 (che, oltre a Caserta, comprende anche Casagiove, San Nicola La Strada e Castelmorrone) per i progetti destinati all’infanzia ed agli anziani non autosufficienti. Di questa enorme cifra, il 66% spetta al comune capofila, ossia Caserta. Anzi, è più corretto dire “spetterebbe”, perché circolano con sempre maggiore insistenza notizie circa le difficoltà palesate dall’Amministrazione Comunale nel destinare le necessarie risorse economiche per avviare i progetti, ed ottenere quindi i relativi rimborsi (dopo una piccola anticipazione, infatti, questa forma di finanziamento prevede la retituzione delle somme impiegate previa attestazioni di spesa). Finora, in assenza di certezze, non si è ancora attivato nulla della complessa macchina organizzativa che dovrebbe portare alla stesura dei progetti. Ed il tempo stringe: il termine per la presentazione dei Piani di Intervento per il secondo riparto, inizialmente fissato per il 26 aprile, è stato prorogato a lunedì 18 maggio. Per questo motivo, il gruppo consiliare di Speranza per Caserta e gli attivisti del Movimento 5 Stelle hanno inviato una missiva al Sindaco, che peraltro ricopre anche il ruolo di Assessore alle Politiche Sociali, invitandolo a “valutare ogni possibile azione per reperire le risorse necessarie ad avviare i progetti, che sono di fondamentale importanza per tutta la collettività e, soprattutto, per le fasce meno abbienti”. Nella lettera si offre al Sindaco anche una possibile soluzione: deliberare la riduzione immediata di indennità e gettoni di presenza di Sindaco, Assessori e Consiglieri Comunali, nella misura necessaria allo scopo.