Venerdì 26 settembre la Federazione provinciale di Sinistra ecologia libertà ha tenuto una conferenza stampa per denunciare lo stato vergognoso in cui versa il trasporto pubblico locale nel territorio casertano.
“Negli ultimi anni la Regione Campania e la Provincia – dichiara Gianni Cerchia, coordinatore della Federazione provinciale di Sinistra ecologia libertà – hanno deliberatamente optato per la distruzione del trasporto pubblico locale, avvantaggiando direttamente o indirettamente i privati, che offrono un servizio più scadente e meno capillare, limitato ai giorni e agli orari più remunerativi”.
Invece, “il trasporto pubblico rappresenta un pilastro della giustizia sociale – dichiara Francesco Madonna, responsabile trasporti e infrastrutture della Federazione Sel di Caserta – perché la garanzia della mobilità si coniuga spesso con la possibilità di muoversi per andare incontro a migliori opportunità di studio o di lavoro”. “I pendolari sono continuamente vessati da un servizio inefficiente – continua Madonna – e sono spesso costretti a muoversi con mezzi propri. Anche dove il trasporto pubblico apparentemente funziona, le condizioni igieniche dei mezzi lasciano molto a desiderare, così come l’osservanza delle più elementari norme di sicurezza. Basti pensare che in molti casi gli autisti sono costretti a fare anche i bigliettai a bordo”.
Nella provincia la gestione del trasporto pubblico locale appare ancora più torbida in relazione alla vicenda della fallita ACMS (società a totale partecipazione pubblica della provincia e di alcuni comuni, tra cui quello capoluogo), poi rilevata dalla CLP.
Su questo aspetto interviene il senatore di Sinistra ecologia libertà Peppe De Cristofaro, che ha già chiesto chiarezza al Ministro dell’interno con un’interrogazione nella quale fa riferimento alle modalità dell’affidamento del servizio alla CPL, società che ha ricevuto, tra l’altro, un’interdittiva antimafia nell’ambito della procedura di affidamento di un altro appalto.
Resta, infine, sullo sfondo il problema non secondario del mancato assorbimento da parte della CLP di alcuni dipendenti della ACMS. Al di là delle vicende controverse che coinvolgono questi dipendenti, sulle quali Sinistra ecologia e libertà non può e non vuole esprimersi, il senatore De Cristofaro chiede che sia fatta chiarezza soprattutto sul fatto che ai dipendenti della CLP non è applicato il contratto nazionale dei lavoratori del trasporto pubblico.
In qualità di membro della Commissione parlamentare antimafia, De Cristofaro insiste sulle modalità di affidamento del servizio, palesemente contro la legge, che in questi casi richiede lo svolgimento di una gara d’appalto europea, con tutte le garanzie che questa comporta, specialmente perché impedisce alle imprese in odore di criminalità di penetrare all’interno delle istituzioni pubbliche.