“È di una gravità inaudita il comportamento violento ed antidemocratico tenuto oggi da alcuni agenti della scorta al Ministro Maria Elena Boschi in occasione del suo arrivo nella città di Caserta. Mostrare tanto astio ed altrettanto sentimento di intolleranza verso una pacifica e civile manifestazione di contrarietà alla riforma costituzionale varata dal Governo Renzi, messa in atto da un gruppetto di cittadini che sono per il No al referendum del prossimo ottobre, è roba che non si vede più neppure nei paesi dove vige la dittatura”. A dichiararlo Riccardo Ventre a margine della convention del Pd all’hotel Royal, al cui ingresso un gruppetto di promotori del comitato per il No ha sventolato fogli stampati recanti l’articolo 21 della Costituzione Italiana sul diritto di tutti a manifestare, per poi essere strappati e portati via dagli agenti del servizio di sicurezza del Ministro, alcuni dei quali hanno strattonato è fatto partire qualche colpo basso di troppo all’addome e al ventre di Ciro Guerriero, presidente dell’associazione Kest’è e del sodalizio Caserta In Comune. “Ministro Boschi, moderi gli ordini impartiti al servizio d’ordine che la accompagna, riprenda gli uomini della sua scorta, i quali incolpevoli eseguono input che non hanno nulla di democratico e di liberale, ed eviti di far passare un messaggio sbagliato. Ministro Boschi, ricordi che in Italia vige ancora la democrazia e la libera di pensiero e di opinione, non dimentichi che il civile confronti ed il dissenso rispetto alle scelte di cui Ella fa parte sono previsti dalla Costituzione Italiana e non sarà sicuramente Lei o i suoi amici di bottega a cancellare. Ministro Boschi, abbia bene in mente che la storia del nostro Paese ci ha insegnato che violenza richiama sempre altra violenza quando la democrazia lascia il passo a forme distorte di governo e di imposizione del pensiero unico. Ministro Boschi, si vergogni di quanto accaduto oggi al suo attivo a Caserta e chieda scusa non solo a Ciro a Guerriero e agli altri cittadini che hanno pacificamente, ripeto pacificamente, espresso un pensiero diverso dal Suo e del Governo che rappresenta, ma all’intera città”, sono le parole con le quali Ventre si rivolge alla titolare del dicastero alle Riforme Costituzionali. “La campagna elettorale è finita e lo scontro, come il confronto politiche tra opposti schieramenti, deve avvenire solo ed esclusivamente in seno al Consiglio Comunale, onde evitare degenerazioni di qualsiasi tipo che non appartengono alla storia e alla cultura delle casertane e dei casertani. Se poi qualcuno nel centrosinistra pensa di alzare i toni ed aizzare gli animi, faccia pure ma si troverà da solo perché non lo seguiremo di certo. A Ciro Guerriero va tutta la mia e la nostra solidarietà per il vile gesto di cui é stato vittima e che qualifica chi lo ha compiuto e chi lo ha fomentato, mentre un grazie lo rivolgo, anche a nome dell’amico Ciro, al comandante della Polizia Municipale di Caserta, Alberto Negro, per aver difeso e cercato di condurre a più miti consigli gli uomini della scorta del Ministro Boschi che appartiene al Partito Democratico”, conclude Ventre.

 

 

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