TEVEROLA. “Vogliamo sapere cosa ha intenzione di fare l’amministrazione comunale alla luce di quanto accaduto”. L’onda anomala di misure cautelari emesse dal G.I.P. di Santa Maria Capua Vetere lo scorso 12 settembre, continua a far sentire il suo effetto nei paesi che indirettamente ha coinvolto. Tra i volti illustri che sono finiti nel ciclone della restrizione di libertà, anche l’ingegner. Ernesto Palermiti, che dalla realtà di Gricignano d’Aversa (dove rivestiva il ruolo di Responsabile dell’Ufficio tecnico) era giunto a Teverola. “Il Sign. Palermiti – dicono i componenti di “Insieme per Teverola” – è approdato nella nostra cittadina su ordinanza sindacale, con richiesta diretta del Sindaco Dario Di Matteo. Proprio lui che, a circa 48 ore di distanza dall’accaduto, resta immerso nel silenzio. Oggi, dopo i provvedimenti presi dalla giustizia, tutto tace e noi ci chiediamo perché. Nessuno della maggioranza, sindaco compreso, ha ancora fornito delle delucidazioni ai cittadini circa la questione sorta. Inoltre, ci sono ancora tante ombre che aleggiano incontrastate sui provvedimenti da attuare nei confronti del diretto interessato. Ci sovviene da chiederci perché tutto questo mistero ma, soprattutto, perché non sono state ancora date risposte riguardo alla ripartenza, nel ramo specifico colpito, della macchina comunale. Attendiamo risposte speranzosi”.