“Sulla questione cave il centrodestra e il centrosinistra hanno giocato un altro brutto tiro alla popolazione campana e casertana. Per la terza volta in tre anni il consiglio comunale viene chiamato a ribadire il suo no alla riapertura delle cave. Stavolta, a convocare l’assise ‘straordinaria’ è stato il centrosinistra, lo stesso che ha contribuito all’elezione del Governatore De Luca e di quei consiglieri regionali che ieri hanno votato a favore dei cavaioli o che, in un gesto di ingiustificabile ignavia, hanno preferito disertare la seduta e voltare le spalle ai cittadini di Terra di Lavoro con l’unica eccezione di Gennaro Oliviero. Non consentiremo né a Carlo Marino né a Enrico Tresca di speculare su un tema tanto importante. Il sindaco di Caserta e il segretario del Pd cittadino sono veramente contrari alla ripresa delle attività delle cave? Non lo sappiamo ma vorremo dare ad entrambi la possibilità di dimostrare concretamente, non tanto a Speranza per Caserta quanto piuttosto alla cittadinanza casertana, la loro sincera contrarietà promuovendo un ricorso al Tar contro il provvedimento adottato dal consiglio regionale lunedì e approvando, prima della pausa estiva, la perimetrazione del parco urbano dei Tifatini includendovi, in maniera chiara, anche le aree di cava. Se Marino promuoverà un ricorso noi lo sosterremo con un ricorso ad adiuvandum. Tali atti dimostrerebbero, certamente più delle chiacchiere ascoltate nell’inutile seduta di consiglio comunale di lunedì scorso, la lontananza del primo cittadino da logiche poco trasparenti e dannose per i casertani. In caso contrario avremo la semplice ed ennesima dimostrazione che dietro questa amministrazione comunale si celino i soliti grandi interessi economici.”