CESA – La maggioranza che sostiene il sindaco Cesario Liguori punta l’indice contro la passata amministrazione e il Partito Democratico sulla questione relativa ai debiti con il Consorzio Idirico Terra di Lavoro e Acqua Campania. In queste ore un manifesto viene affisso in paese per attribuire responsabilità politiche precise sui debiti che gravano sul comune.

Ecco il testo del manifesto:

 

“OLTRE IL DANNO ANCHE LA BEFFA”

Dopo la questione già spiegata varie volte alla cittadinanza, relativamente al contenzioso in essere tra il Comune di Cesa ed Acqua Campania, la quale chiede la somma complessiva di €734.664,00 per il mancato versamento dei canoni idrici, che doveva pagare il Consorzio Idrico Terra di Lavoro e che non ha pagato, ne ha intenzione di pagare, alla catastrofica vicenda ereditata si aggiunge un ulteriore tassello, sempre a discapito del Comune, e quindi dei cittadini di Cesa.

Infatti con protocollo n° 7662 del 30/05/2014 il Consorzio Idrico Terra di Lavoro, ha avuto il barbaro coraggio di chiedere al Comune di Cesa le perdite d’esercizio e il contributo c/capitale relativamente al periodo che va dal 2010 al 2013.

Ebbene, ecco quanto ufficialmente richiesto:

–        perdita anno 2010 € 1.908.829,00 (quota Comune di Cesa pari all’1,59% (11 quote su 693 totali)= €30.298,87), in questo caso la somma va calcolata per sei mesi perché il Comune è entrato nel Consorzio a metà 2010 pertanto per tale anno la somma da versare è di € 15,149,44;

–        perdita anno 2011 € 823.919,00 (quota Comune di Cesa pari all’1,59% (11 quote su 693 totali)= €13.078,08);

–        perdita anno 2012 € 4.085.684,00 (quota Comune di Cesa pari all’1,59% (11 quote su 693 totali)= €64.852,13).

Per l’anno 2013 non è stata ancora chiesto il versamento in quanto è da definire, ma comunque ci sarà.

Altro discorso per il calcolo del contributo in c/capitale, dove però il risultato non cambia, infatti il comune dovrà versare:

–        per l’anno 2010 €21.746,03;

–        per l’anno 2011 €22.000,00;

–        per l’anno 2012 €22.000,00;

–        per l’anno 2013 €22.000,00.

Non per essere pessimisti, come siamo ingiustamente definiti, ma abbiamo tirato le somme.

Dobbiamo versare €180.825,68 al Consorzio, che purtroppo andranno inserite nel redigendo Bilancio dell’anno 2014 che sarà approvato entro il 31 Luglio, con aggravio di tasse a carico dei cittadini.

Se aggiungiamo a tale somma certa (€180.825,68) la somma richiesta da Acqua Campania (€734.664,00) per la quale c’è contenzioso in atto, e già la prima udienza non è andata a favore del Comune, per l’adesione al consorzio idrico terra di lavoro di soli tre anni e mezzo (dalla metà 2010 a dicembre 2013) i cittadini di Cesa dovranno pagare € 915.489,68.

Ed ora gli interrogativi a cui non riusciamo a trovare risposta.

E’ mai possibile che l’amministrazione precedente nell’anno 2010 ha deciso di entrare in un Consorzio che aveva € 1.908.829,00 di perdite?

E’ mai possibile che l’amministrazione precedente, nonostante i numerosi avvisi pubblici, che in passato già preannunciavano il disastro sopraelencato, non si sia accorta di nulla?

E’ mai possibile che l’amministrazione precedente, abbia fatto una scelta cosi scellerata?

A chi dobbiamo ringraziare?

A chi dovranno ringraziare i cittadini che per i prossimi anni vedranno aumentarsi le tasse comunali per andare a ripianare le perdite del Consorzio?

A chi doveva giovare l’adesione al Consorzio Idrico Terra di Lavoro?

Concludiamo dicendo che la scelta di aderire al Consorzio Idrico Terra di Lavoro non l’ha subita il PD, come dichiarato in Consiglio Comunale, ma la scelta di aderire l’ha fatta il PD e l’hanno subita e la subiranno per ancora tanti anni i cittadini di Cesa.

 

La Maggioranza Consiliare

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