“Cesa C’è” ironizza su uno striscione della Protezzzione Civile. È vero, lo striscione conteneva un errore di stampa (una S in più), ma sostenere che un semplice errore tipografico arrechi un danno all’immagine del paese o esponga i volontari al ridicolo, è un’esagerazione cui mai avremmo pensato di dover replicare pubblicamente. Di veramente ridicolo, in questo teatrino, c’è solo il comunicato di “Cesa C’è” e l’immagine danneggiata è solo quella di “Cesa C’è”. Si sarebbe potuta fare facile ironia sull’interrogazione sbagliata fatta proprio da “Cesa C’è” in Consiglio comunale (sull’addizionale irpef chiesero quanto avrebbe pagato in più un cittadino che avesse guadagnato 20.000 euro all’anno, senza accorgersi che quella fascia di reddito non aveva subito alcuna variazione), ma non è stata fatta perché di errori ne commettiamo tutti e l’unica cosa che ognuno di noi può fare è provare a commetterne il meno possibile.

P.S. abbiamo scritto Protezzzione con tre Z volutamente, non fate un altro comunicato

 

il circolo Pd Cesa

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