Fontegreca – Ha precisato che non vuole sfuggire alle sue responsabilità di sindaco ma Giovanni Palumbo, giovane e dinamico primo cittadino da poco meno di due anni di Gallo Matese, come da cui nasce il Sava, ha messo in chiaro, pur riconoscendo criticità nel passato e comunque dell’impianto esistente , che tra gli interventi prioritari di azione dell’amministrazione,
vi è stato quello di progettare il rifacimento dell’impianto di depurazione in un luogo diverso da quello attuale sovradimensionato o e molto costoso come manutenzione oltre alla riqualificazione della rete fognaria. Interventi inseriti nel decreto regionale di “accelerazione spesa”. Ma il sindaco ha detto, chiaro e tondo, che ,fino ad oggi, “nessun documento attesta questo fenomeno” riferito all’immissione di reflui in quel tratto dell’inghiottitoio come prospettato invece come causa prima dall’agenzia regionale dell’ambiente che redasse, 3-4 anni fa, un report-dossier su tutti gli impianti di depurazione nella provincia di Caserta, usato come strumento conoscitivo dalla magistratura come ha illustrato il dirigente Arpac, Agostino Delle Femmine. Ha manifestato perplessità, quindi, sulla dinamica controversa di materiale organico anche perché le acque sono già abbastanza diluite in ingresso nel depuratore .”io non sottovaluto il problema tanto che ho conferito un incarico e quindi non voglio sfuggire a eventuali addebiti ma un attestazione tal senso non c’è” . Successivamente Delle Femmine ha annunciato che comunque è stato aperto un fascicolo per capire meglio il problema e condurre le indagini appropriate. E’ intervenuto anche il sindaco di Ciorlano , Mauro Di Stefano: ”tiriamo un sospiro di sollievo” pur evidenziando che occorre trovare soluzioni adeguate al caso ed il rappresentante dell’autorità di bacino, Antonio Luongo il cui ente si farà carico di un censimento a scala adeguata di tutte le immissioni e quindi uno studio più dettagliato.
Michele Martuscelli