CAPODRISE. «La difesa dei lavoratori e lo sviluppo prima di tutto». Guardia alta dell’amministrazione comunale sulle recenti scelte industriali del Gruppo Despar che hanno coinvolto Iperspar di Capodrise. In seguito a un piano di ristrutturazione, a quanto risulta, dovuto a un calo del fatturato del 30% nell’ultimo anno, il 24 giugno, il centro commerciale di via Retella ha chiuso il punto vendita al pubblico e la proprietà si appresta a richiedere un anno di cassa integrazione straordinaria per i quasi 60 dipendenti.
«Stiamo seguendo con estrema attenzione le evoluzioni di una vicenda – dichiara Angelo Crescente, sindaco di Capodrise e dirigente Udc -, che riguarda una realtà importante del tessuto industriale e commerciale che dà lavoro a tanti cittadini del nostro territorio». Il 15 luglio si riunirà un tavolo in Regione, cui parteciperanno pure i sindacati, per definire l’accordo, gli ammortizzatori sociali e illustrare il piano industriale, che prevede un ridimensionamento a 3mila metri quadrati dell’area adibita a ipermercato, con la nascita di box da fittare o cedere a nuovi esercizi commerciali. «Prima del 24 giugno – rivela Crescente -, non appena ho avuto il sentore che Despar stesse per abbassare le saracinesche, ho preso contatti con il management e con le parti sociali per capire quale direzione si volesse intraprendere: ho avuto rassicurazioni sull’intenzione di rimodulare e di rilanciare la struttura e di preservare i posti di lavoro. I colloqui sono proseguiti anche dopo la chiusura e li ho estesi ai rappresentanti del Fondo di investimento americano proprietario della galleria de “I Giardini del Sole”. Non contento, una decina di giorni fa – prosegue il sindaco -, ed è tutto agli atti del Comune, ho inviato una nota formale agli attori in gioco (Despar, Fondo americano e sindacati), manifestando la volontà della pubblica amministrazione di svolgere un ruolo attivo e di mediazione nella delicata fase di transizione. L’obiettivo è la tutela dei dipendenti, coniugata allo sviluppo dell’area. I capodrisani – ricorda Crescente – hanno già pagato un prezzo altissimo, con la drastica riduzione del personale del centro commerciale, nel passaggio da Carrefour a Despar. Un’altra aggressione ai livelli occupazionali avrebbe conseguenze sociali enormi, in uno scenario di crisi economica che non consentirebbe la rapida ricollocazione nel mercato del lavoro. Dalla sua – conclude il sindaco -, il governo della città utilizzerà tutti gli strumenti istituzionali e politici che ha a disposizione per creare le condizioni affinché questo processo non danneggi nessuno».