AVERSA – Commercianti di via Seggio 1 Amministrazione comunale 0. La Terza Sezione del Tar della Campania, infatti, ha accolto la richiesta di sospensiva, presentata dagli avvocati Giuseppe Costanzo, Vincenzo Guida, Maurizio Golia e Luciano Costanzo, contro l’ordinanza n° 93 del 2013, con la quale il sindaco Giuseppe Sagliocco aveva disposto la chiusura degli esercizi pubblici alle 2,00 di notte e lo stop della musica alle ore 24.
Nella stessa udienza i giudici amministrativi hanno fissato l’udienza del merito per il prossimo 5 dicembre. Un duro colpo per la politica decisionista tenuta dal primo cittadino che dal giorno dell’emissione dell’ordinanza ha sistematicamente evitato il confronto con chi, in questi anni, con il proprio sacrificio economico ha cercato di risollevare le sorti del centro storico del comune normanno.
Sagliocco ha cercato in ogni modo di usare il pugno di ferro e ha perso il primo round della battaglia giudiziaria. L’ordinanza, infatti, venne firmata all’indomani dell’omicidio del giovane Emanuele Di Caterino (avvenuto in un’altra zona della città ndr) e ha portato un notevole squilibrio di controlli tra via Seggio e le altre zone della città. I giudici del Tar, hanno ritenuto che “il ricorso, all’esame sommario proprio della fase cautelare e in disparte dei successivi approfondimenti che si faranno nella più appropriata fase del merito, non sia del tutto destituito di fondamento, avuto riguardo alla verosimile inadeguatezza del profilo motivazionale del provvedimento impugnato in punto di equiparazione, ai fini della cessazione della diffusione musicale, di tutte le modalità della predetta diffusione (dal vivo, filodiffusione, etc.), senza svolgimento di alcuna istruttoria”.
Soddisfatti per il momento i commercianti di via Seggio che, in questi mesi, hanno subito un calo dell’attività stimato attorno al 40% e che, proprio per cercare un dialogo con tutti i soggetti coinvolti nella vicenda (amministratori e residenti), hanno costituito un’associazione denominata Condominio del Seggio. “Non esultiamo – commenta Francesco Gatto, gestore della birreria Sciolà- perché il Tar seppur con una sospensiva ci ha restituito il diritto di fare impresa. Noi ribadiamo la ferma volontà di confrontarci con l’amministrazione e i residenti al fine di individuare soluzioni che soddisfino tutte le parti in causa”.
Angelo Golia