“Con i provvedimenti presi sulle liste abbiamo anche voluto evitare che la campagna elettorale venisse deviata dai temi più importanti quali l’economia e le riforme e si concentrasse solo sui problemi giudiziari di alcune persone”.
Lo afferma il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto, secondo cui “questa scelta non implica affatto un giudizio di colpevolezza nei confronti dei parlamentari che, anche sulla base di questa valutazione politica del partito, si sono autoesclusi dalle liste”. “In questo quadro – sostiene – continuo a ritenere Nicola Cosentino innocente e oggetto di una durissima campagna mediatico-giudiziaria. Ma questo è il punto: fino a quando la vita politica italiana sarà dominata dall’uso politico della giustizia, che è crescente, noi avremo sempre una dialettica politica manipolata, degradata, fondata sulla criminalizzazione dell’avversario trattato come un nemico da distruggere”.