CARINOLA – Tiene sempre banco la questione che riguarda le strutture cimiteriali di Carinola e il forte “ritardo” per l’inizio dei lavori di ampliamento. Si ricorderà che nonostante la ditta preposta ha presentato nei tempi giusti il progetto definitivo, quest’ultimo è stato respinto dai tecnici di competenza. In seguito non vi è stato nessun “ricorso” da parte della ditta, bensì solo un continuo “battibecco” e querelle “tecnico-giuridica”.
A farne le spese è anche il vicino comune di falciano che ha avuto il “torto” di sottoscrivere una delibera di concessione nel 1997(molto prima che subentrasse l’attuale ditta appaltatrice) che dava a Carinola pieni poteri per procedere a lavori di ampliamento. Sedici anni dopo questa delibera di concessione e varie diffide da parte di Falciano affinchè i lavori iniziassero per ovvie esigenze di carenza di loculi per i defunti di falciano(che si serve della struttura di S.Lorenzo, non avendone mai avuta una sua), a ciò non è stata mai data risposta. L’amministrazione di falciano attualmente guidata dal Dott.Giosuè Santoro, con una delibera di giunta del 9 novembre scorso ha provveduto a rescindere la “concessione” del 1997. E qui sembra esserci la sorpresa. Infatti secondo quanto affermato dal sindaco di Carinola Luigi De Risi tale atto non sarebbe stato trasmesso da parte di Falciano. Il numero uno dell’amministrazione di Carinola ha sottolineato come questa sia una situazione molto delicata e che qualora si verificasse che falciano viene meno al contratto del 1997 ci sarebbe da mettere in conto una penale di 300mila euro(somma che toccherebbe a falciano secondo il contratto). In effetti è qui che proprio in merito al contratto ci si trova ad una situazione che è come “un cane che si morde la coda”. Vi è sottoscritto l’impegno dei comuni di non costruire o ampliare cimiteri nel territorio comunale e cioè Carinola in questo caso visto ma non cita mai in maniera chiara che Falciano nel suo territorio non può crearne uno. Insomma resta una questione delicata. Ed ora ad aggiungere “il sale sulla coda” è arrivata la diffida della ditta Sacom(appunto la società appaltatrice dei lavori) nei confronti di Falciano, con il rischio di una messa in mora a discapito dell’intera comunità. Perplessità in tal senso sono state messe in evidenza in consiglio comunale dall’opposizione ,rappresentata per l’occasione dal solo capogruppo Corrado Freddino, vista l’assenza del consigliere Igor Prata che non ha partecipato al voto. E quest’ultimo ha mostrato forte disappunto per il fatto che il sindaco Santoro ha respinto la sua richiesta di spostare il punto che ha riguardato il progetto del cimitero ad altra data: “.motivi per rifiutare la mia richiesta non ce ne erano purtroppo sono fuori per lavoro ma un sindaco che dice di voler fare un’opera di interesse collettivo in accordo con la minoranza dovrebbe raccogliere certe istanze.- ha commentato – Prata- che sottolinea come il consiglio andava convocato previa riunione dei gruppi ma tale cosa è stata fatta dopo che già avevano fissato la data”. É non si placa infine nemmeno la polemica in merito all’area scelta che essendo a non molta distanza dal lago ciò andrebbe a cozzare contro i fattori ambientali. Insomma “alta tensione” sulla vicenda che è destinata a continuare e che ora deve fare i “conti” con possibili penali da pagare.
Lello Santoro