CASTEL MORRONE – Ancora una volta l’Amministrazione di Pietro Riello, a colpi di maggioranza, riduce a brandelli le leggi e le regole. Nell’ultimo Consiglio comunale, tenutosi il 14/09/2012, con l’occasione di autorizzare la costruzione di un canile da parte di un soggetto privato, si è proceduto alla riduzione della fascia di rispetto cimiteriale, sul versante est, da 200 metri a 100 metri.

I Consiglieri dell’Unione Civica sono convinti dell’utilità della presenza di un canile sul territorio del comune di Castel Morrone, sia perché lo ritengono utile a contrastare il fenomeno del randagismo, sia perché ritengono un valore di civiltà ogni iniziativa che aiuti ad instaurare un rapporto etico tra il mondo degli uomini e quello degli animali. Ma gli stessi Consiglieri ritengono che il rispetto delle regole, della legalità e dei diritti dei cittadini, sia un valore superiore da salvaguardare con fermezza senza eccezioni pretestuose ed arbitrarie. Nel merito della vicenda i motivi delle nostre perplessità e, a volte del nostro dissenso, sono riassumibili in questi punti: la legge sui cimiteri prevede la possibilità di ridurre la fascia di rispetto esclusivamente per la costruzione di “opere pubbliche”, vale a dire opere il cui committente e proprietario è un ente pubblico. In questo caso l’opera anche se valutata di pubblica utilità, è un’opera assolutamente privata e, di conseguenza, la riduzione della fascia di rispetto per poterne permettere la realizzazione, è un atto contrario alla legge; il luogo prescelto per posizionare un canile atto ad accogliere 185 cani, è assolutamente inopportuno. Un canile è tecnicamente un’industria insalubre che produce inquinamento ambientale ed acustico. Il luogo dove lo si vuole posizionare, a nostro avviso è incompatibile con la quiete che richiederebbe il vicino cimitero e comporterebbe notevoli disagi alla popolazione degli insediamenti abitativi circostanti; l’Amministrazione avrebbe trovato il nostro consenso di gruppo di opposizione se in alternativa avesse proposto a questi privati di realizzare il loro progetto sfruttando il diritto di superficie di uno dei tanti terreni comunali abbandonati, sufficientemente lontano dalle abitazioni ed indenne da vincoli particolarmente critici come quello cimiteriale; con questa deroga che, ribadiamo, a nostro parere è contraria alla legge, si stabilisce un pericoloso precedente in base al quale la fascia di rispetto cimiteriale può essere praticamente abrogata in seguito a richieste di altri privati, le più svariate, che anche in maniera surrettizia e pretestuosa, potranno essere valutate di pubblica utilità. L’Unione Civica rileva ancora una volta come l’Amministrazione di Pietro Riello, mentre a causa del suo disastroso immobilismo sta trascinando il paese nel degrado, non perde occasione per utilizzare i bisogni reali della comunità come un grimaldello per scardinare le regole ed instaurare un regime di incertezza di diritto e di arbitrio clientelare.

 

Nunzio De Pinto

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