Che il matrimonio tra le anime del Pd, celebrato davanti ai responsabili nazionali Stumpo e Persico, non fosse destinato ad avere vita lungo era chiaro a tutti. Ma che durasse soltanto pochissimi giorni non lo avrebbe previsto neanche il più inguaribile dei pessimisti. Eppure i Democratici di Caserta, sono riusciti a battere un altro record negativo. A poche ore dallo svolgimento del congresso provinciale, in programma domani 10 novembre, scoppia il caso dei garanti e dei seggi elettorali.

Peppe Roseto, candidato alla segreteria, ha appena presentato un ricorso indirizzato alle commissioni per il congresso provinciale, regionale e nazionale. Quattro i punti contestati dal consigliere comunale di Orta di Atella, in corsa contro Raffaele Vitale. Roseto rimarca nel ricorso che non “mi è dato ancora conoscere tutti i nomi dei garanti e dei presidenti di seggio”. Inoltre che sul sito del partito “non sono stati ancora indicati gli indirizzi dei seggi dove si andrà a votare”. Se i primi due rilievi riguardano essenzialmente aspetti organizzativi, il terzo e quarto punto investono questioni di carattere politico. Roseto infatti chiede l’applicazione della cosiddetta “regola del 25%”, che consente ad ogni circolo la possibilità di incrementare del 25% il tesseramento rispetto alla campagna adesioni 2011, assegnando un diverso “peso specifico” ai voti qualora tale soglia fosse superata.

Infine il candidato alla segreteria esige che sia effettuato lo “scorporo di circa 140 tesserati dei Giovani democratici, presenti sia nell’anagrafe dei Gd che in quella degli adulti”. Il doppio tesseramento fu accertato, sottolinea Roseto, dalla commissione provinciale per il congresso. E proprio l’organismo presieduto da Gennaro Falco è in queste ore riunita per cercare di superare l’ennesimo ostacolo che si è frapposto sulla strada del voto per l’elezione del nuovo segretario del Pd casertano.

 

Mario De Michele

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