CASERTA – Fare chiarezza nei Comitati Renzi. Lo chiedono il consigliere comunale di Caserta Edgardo Ursomando e la candidata alle ultime elezioni politiche Raffaella Zagaria. Ed è proprio il consigliere Ursomando a sbottare per primo sullo stato di confusione in cui versa il Renzi-pensiero in provincia:
“Ho sempre criticato l’appiattimento che il movimento ha verso il partito, dove si continua a ragionare come prima, anzi non si è mai smesso. Il fallimento è sotto gli occhi di tutti. Dov’è il rinnovamento? Dov’è la novità? Tutti inneggiano a Renzi. Ma, adesso, la maggior parte dei supporters, è composta dagli stessi detrattori che alle scorse primarie/farsa hanno fatto fuoco e fiamme per confermare la linea conservatrice Bersaniana. Chi non ha avuto il coraggio di cambiare allora, abbia almeno la dignità di rimanere sulle proprie posizioni. E’ vero, solo gli stupidi non cambiano idea ed in democrazia è legittimo farlo, ma, se si crede realmente in un progetto, bisogna anche avere il coraggio di fare un passo indietro e lasciare spazio al nuovo che avanza. Poi ci sono i servi di due padroni, ma su quelli non voglio nemmeno spendere una parola. Qualcuno potrà obiettare, adducendo che le mie considerazioni sono gratuite e che vengono da chi non è parte del partito e perciò non titolato a parlare. A tal proposito, vorrei solo ricordare che il famoso 40% (percentuale di gradimento), toccato dal PD durante i sondaggi post primarie, era composto per almeno un 15% da quella fetta di elettorato individuabile in quella che poi è stata definita società civile, che si rivedeva in Renzi, votandolo alle primarie, ma non necessariamente nel PD. E proprio quel 15% è mancato alle ultime politiche. Sarà un caso? Perciò, se il PD ha accettato che io, come tanti non iscritti al partito, potessimo attivamente partecipare alle primarie, deve concederci necessariamente anche il diritto di critica. Troppo vecchio PD tra i renziani, poche facce nuove, poco spazio alla società civile. E poi caos assoluto, tutti parlano a nome di Renzi. Chi li ha investiti? Vuoi vedere che qualcuno li ha battezzati con l’acqua dell’Arno e io non ne sono a conoscenza? Si millanta? Ovvio che riconosco solo ed esclusivamente a Carlo Marino il ruolo, ma sarebbe pure ora che si facesse un po’ di ordine” .
Non è da meno Raffaella Zagaria: “Sono stata coerente ed al servizio del movimento, come del partito, incondizionatamente. Il ringraziamento? Completamente dimenticata. Il partito democratico casertano deve prendere coscienza e consapevolezza che, così come a livello nazionale, ha perso le politiche. Pertanto, la classe dirigente si è mostrata inadeguata e fallimentare, c’è bisogno davvero in terra di lavoro, più di ogni altro territorio, di avviare i processi di rottamazione. Solo attraverso una presa di coscienza si può costruire il futuro del partito. E’ vero, non è che viva di politica, anzi. Ma credo in quello che faccio, ed affronto le sfide anche impossibili per il bene della causa. Mi sono candidata come area Renzi alla Camera dei Deputati nel Collegio Campania due, per tale motivo mi ritengo legittimata a parlare a nome dell’area stessa. Oggi, invece, si assiste a millantatori che parlano a nome dell’area Renzi senza averne la legittimazione. La mia è stata una candidatura di servizio, interpretata, credo, magistralmente. Non mi sono risparmiata, ero presente dovunque, anche dove non ero invitata, pur di portare avanti, con orgoglio, il vessillo renziano. Oggi, non c’è un progetto comune, non ci sono direttive, si aspettano le e-news di Renzi manco fossero i messaggi di Medjugorje, non perché Matteo sia in odore di santità, ma perché vanno interpretati, essendo l’unica fonte di informazione. Spero che tutti gli sforzi profusi per proporre il movimento non siano stati vani. Questa confusione destabilizza il movimento, invece di aggregare si corre il rischio di distruggere tutto il lavoro fatto fino adesso. E’necessario e indispensabile definire i ruoli di ciascuno all’interno. Dello stesso avviso è oltre che il mio gruppo, anche la Sezione del Pd di Casapesenna, in particolare i fratelli De Rosa, coloro i quali hanno promosso e sostenuto la mia candidatura. Abbiamo creduto in un sogno? Spero proprio di no. Però è necessario dissipare le nebbie, dare spazio alla società civile, che deve essere un valore aggiunto e non un pericolo per le rendite di posizione all’interno di un partito che sta implodendo. Scissione? Che ben venga se la convivenza è impossibile”.