“Oggi la Commissione Antimafia è in missione in Campania per approfondire la situazione drammatica legata al trattamento illegale e organizzato dei rifiuti, spesso tossici. Mi rivolgo alla presidente della Commissione, Rosy Bindi, perché quando incontrerà i giornalisti a fine missione non adoperi le parole Terra dei Fuochi”. E’ la richiesta del deputato Pd Davide Mattiello, della Commissione Giustizia e Antimafia.

“Le parole sono pietre – sottolinea l’esponente dem – e se una parte della realtà viene assunta a definizione dell’insieme è facile che finisca per rappresentarla tutta per davvero. Con le negative conseguenze del caso, come ad esempio il crollo della vendita di prodotti agricoli del casertano. Ricordo con commozione la fierezza con la quale anni fa un caro amico ci accolse a Casal di Principe con le parole: ‘benvenuti nella terra di don Peppe Diana!’. Ecco: il casertano non è la Terra dei fuochi, così come Napoli non è Gomorra”. “Il casertano – prosegue Mattiello – è terra di uomini e donne che con la vita costruiscono legalità e giustizia sociale, fanno denuncia e lavorano per il riscatto economico e culturale. Certo è terra affaticata dal peso della criminalità organizzata, ferita dai veleni e dalle morti violente. Ma è soprattutto terra di impegno e di passione. Allora, presidente, visto che con le parole si decide come rappresentare la realtà, la prego, scelga parole di vita. Quando comincerà la conferenza stampa non dica ‘oggi siamo venuti nella Terra dei Fuochi’ ma ‘oggi siamo venuti nella terra di Don Peppe Diana e dei tanti uomini e donne che si battono quotidianamente per spegnere i fuochi dei rifiuti e tenere acceso il fuoco della dignità e della libertà”.

 

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