PIEDIMONTE MATESE – “Quello di Vincenzo non è stato un passo indietro ma tre avanti. Ha fatto capire come si deve ragionare in politica. Un gesto che a me ha insegnato tanto:la lungimiranza è un dono ”. Serata matesina per Raffaele Vitale, giovane sindaco di Parete e candidato alla segretaria provinciale del PD( l’altro candidato è Peppe Roseto) per un congresso che non si sa quando si svolgerà.
Orecchie ed attenzione ai vari interventi in sezione ma anche al cellulare: in quel momento ad aspettarlo a Caserta il dirigente nazionale Nico Stumpo mandato da Roma per un incontro, . uno dei tanti che stanno segnando la vicenda, complicata e burrascosa, precongressuale del partito. Vitale avvia il suo intervento su un pezzo dell’intervento introduttivo del sindaco e segretario reggente del partito provinciale, Vincenzo Cappello, dopo il suo ritiro della candidatura in cui aveva spiegatole ragioni del “passo indietro a favore di Vitale”. E riparte da lì il giovane sindaco di Parete: “Le uniche telefonate da quando sono sindaco sono venute da Vincenzo” dopo aver ricordato che nel partito vi sono tante risorse espresse dai territori (“per me il rinnovamento non è rottamazione e le esperienza vanno valorizzate”) ma ne alza l’asticella, riprendendo anche una sollecitazione di Costantino Leuci su “chi vive di rendita senza sottoporsi agli elettori ma con la benedizione di salotti romani ” ha detto prima il vicesindaco.”Basta con le persone che senza il partito non sono niente; voglio uomini e donne impegnate anche senza occupare le poltrone”. “Basta con scelte imposte da Roma : si sta tentando di ostacolare un processo di partecipazione. Chi impedisce questo deve stare fuori da partito; il nuovo è nel metodo e nei contenuti e questo bisogna farlo a schiena dritta. Basta gioco al massacro”. Il sostegno del sindaco- segretario pro tempore è stato ancora oggetto di commenti da parte di Vitale: “Con Vincenzo c’è stato un avvio di normalità nel partito.E’ questa la più grossa rivoluzione da imprimere e continuare .Il problema è vincere le elezioni e non solo la conta interna come si è fatto ad Aversa. Essere classe dirigente non è solo amministrare ma impersonare valori che devono essere trasmesse e sentiti dalla gente. Mi impegno a fare insieme una nuova pagina ed agenda di cose da fare con voi” ha concluso Vitale che salito in macchina è partito per Caserta. Stampo aspettava. Gli iscritti aspettano il congresso.
Michele Martuscelli