CASAGIOVE – Il Consiglio comunale di Casagiove, nella seduta del 15 gennaio scorso, ha deliberato, con voto unanime dei 14 consiglieri presenti (erano assenti solo Paolo Lagnena e Mario Melone, allontanatisi definitivamente nel corso del primo punto all’ordine del giorno, nonché il consigliere Lorenzo Pasquariello) lo scioglimento definitivo dell’Unione dei Comuni “Appia”.

I raggruppamenti di comuni hanno sempre avuto vita difficile e non hanno mai rappresentato la soluzione dei problemi di ciascun comune. L’Unione dei Comuni “Calatia” (che raggruppava i comuni di San Nicola La Strada, Maddaloni, San Marco Evangelista) “docet”. Dopo molti anni dalla sua costituzione i comuni hanno dovuto gettare la spugna lasciando in eredità ai singoli comuni debiti enormi che sono poi stati ripianati sempre e solo dai cittadini. Con deliberazione di Consiglio comunale nr. 25 del 22 giugno 2007 fu approvato lo Statuto e l’Atto costitutivo dell’Unione denominata “Appia” fra i comuni di Casagiove, Casapulla, San Prisco, Curti e Recale. Con successiva delibera consiliare nr. 51 del 28 novembre 2007 fu approvato il disciplinare per la gestione delle attività in forma associata. La Presidenza dell’Unione Appia è stata trasferita dal Comune di San Prisco al Comune di Curti con deliberazione della Giunta dell’Unione nr. 9 del 15 luglio 2011, a decorrere dal 1° agosto 2012. Risultano attualmente confermate le valutazioni negative concernenti la carenza dei servizi espletati dall’Unione, già effettuate dall’Amministrazione casagiovese all’atto del suo insediamento e debitamente rappresentate sia al consiglio comunale di Casagiove che in sede di riunioni del Consiglio e della Giunta dell’Unione Appia. Infine, dal mese di giugno 2011 non risultano poste in essere attività progettuali in grado di giustificare la permanenza in vita di questo tipo di forma associativa il cui scopo consiste nell’esercizio congiunto di alcune funzioni o servizi. Nel corso di apposite riunioni tenutesi nel mese di dicembre 2012, sia in sede di Giunta che di Consiglio dell’Unione, è stato convenuto di avviare la procedura per lo scioglimento che prevede l’adozione preventiva di specifica deliberazione da parte di ciascuno dei comuni aderenti in quanto l’eventuale recesso sarebbe operativo dal 2014. Dopo la delibera di scioglimento approvato dal comune di Casagiove, il consiglio ha anche deliberato di richiedere al Presidente dell’Unione di dar corso con urgenza alle procedure di scioglimento e per la definizione dei rapporti tra i Comuni aderenti secondo quanto previsto dal vigente Statuto.

 

Nunzio De Pinto

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui