SANTA MARIA CAPUA VETERE – E’ stato convocato per venerdì 7 giugno, in prima convocazione, e lunedì 10 giugno, in seconda convocazione, alle ore 19 il consiglio comunale di Santa Maria Capua Vetere.

 

All’ordine del giorno, tra gli altri argomenti, la surroga dei consiglieri Munno e Rinaldi, nominati assessori, la surroga dei consiglieri nelle commissioni, l’approvazione della convenzione per il Centro Informagiovani distrettuale, la convenzione per l’ambito dei servizi sociali C8, nonché le richieste dell’opposizione relative alle competenze della Commissione locale per il paesaggio e l’ex tabacchificio.

 

In merito alle dichiarazioni critiche di una parte della minoranza, il presidente Dario Mattucci dichiara: “Il consigliere Monaco dice cose non vere. Il consiglio comunale è infatti convocato per questa settimana, con diversi punti all’ordine del giorno, che tengono puntualmente conto di tutte le richieste di convocazione formulate sia dai consiglieri di minoranza, sia dal sindaco. L’esponente dell’opposizione avrebbe dovuto sapere che la convocazione era pronta e che gli uffici la stavano predisponendo, ma ha comunque preferito rilasciare una dichiarazione tendenziosa. Colgo l’occasione per esprimere la mia solidarietà ai dipendenti dell’ufficio di presidenza, che lavorano alacremente e ai quali è dovuto il massimo rispetto. Nessun ritardo, quindi, e nessuna violazione; solo il pedissequo e doveroso rispetto delle norme regolamentari, accompagnate dal buon senso di accorpare tutte le proposte di deliberazione già agli atti, così da non produrre costi inutili e rispettare quel principio di spending review che ci ha permesso, in questi due anni, di risparmiare più di 40mila euro rispetto alla precedente gestione, pari al 30% dei costi in meno. Quanto alle interrogazioni, anche qui il consigliere Monaco continua a fare confusione, nonostante siano stati più volte forniti chiarimenti, anche per iscritto. Una cosa è la risposta alle interrogazioni che, a norma del Testo unico degli enti locali, deve avvenire entro trenta giorni al consigliere interrogante da parte del sindaco o dell’assessore delegato; tutt’altro sono le sedute di question time. La risposta alle interrogazioni non c’entra nulla con quest’ultimo, posto che essa deve essere fornita, a prescindere e per legge, dall’assessore competente. E’ bene, altresì, precisare, che le sedute di question time possono essere convocate solo quando, all’ufficio di presidenza, risultano depositate almeno due interrogazioni e da almeno un mese; nel caso di specie, si dà atto che all’ufficio di presidenza risultano depositate solo due interrogazioni, di cui la seconda non è iscrivibile, da regolamento, prima del mese di luglio. Altre interrogazioni non sono state indirizzate al presidente del consiglio comunale. Infine, la scelta di convocare le poche sedute di question time celebrate, del tutto proporzionali nel numero alle interrogazioni fin qui presentate, è stata sempre concordata e condivisa dalla conferenza dei capigruppo, con l’assenso anche del gruppo di appartenenza del consigliere Monaco”.

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