CASERTA – Il consigliere comunale di Caserta Viva Pasquale Corvino chiarisce le motivazioni che lo hanno indotto a votare a favore del bilancio di previsione del comune di Caserta. “E’ necessario un chiarimento, considerato il clamore che ha destato il mio voto in controtendenza rispetto all’intera opposizione ed in particolare al gruppo di Caserta Viva. La mia esperienza politica oramai ventennale, perlopiù svolta a Caserta, con vari incarichi mi ha portato a conoscere, volente o nolente, chi ha frequentato ed ancora frequenta gli scranni del consiglio comunale, fino ad arrivare al parlamento. Conosco tutto di tutti, pecche e virtù e perdonatemi l’arroganza, fortunatamente ho una mia personale “sensibilità” politica, che mi consente di riconoscere i galantuomini dagli giannizzeri o mercenari che dir si voglia.
La mia debolezza, invece, è la mia sensibilità; che legata ad una forte emotività mi porta inevitabilmente, durante i miei interventi spesso focosi ed accorati, a non esplicitare tutto quello che vorrei, anche perché tutto non si può dire. Non vi impressionate, non c’è niente di illecito o poco chiaro, anzi, oggi voglio parlare di coerenza, parole d’onore, spirito di gruppo e fedeltà ad un’idea. Qualcuno sorriderà, pensando – Pasquale, ma dopo venti anni di politica credi ancora in queste cose? Ci credo, e per questo ho votato si! Un voto che è contro ai giochi di lobby, di interessi personali, sicuramente non tesi al bene della città. Una coalizione è tale se al suo interno le forze che la compongono condividono le stesse idee, con la finalità di realizzare ciò che hanno promesso al proprio elettorato attraverso le linee programmatiche, quelle che vengono così tanto pubblicizzate in campagna elettorale. Le linee programmatiche sono un patto con la città, anzi si possono considerare come una parola d’onore data ad ogni singolo cittadino, che sia stato un elettore o meno. Bene, questa maggioranza, non rispecchia quanto da me appena descritto, non è una coalizione granitica, non persegue un fine comune, è solo un coacervo di anime eterogenee che con questo tipo di atteggiamenti dimostra di non amare la città. Anche se il Sindaco, persona perbene, cerca in tutti i modi di gestire questa allegra brigata. Ma che si arrivasse a questo punto, ne ero già certo, appena dopo aver letto la composizione delle liste elettorali. Mi sono infilato nelle crepe della maggioranza, stigmatizzandone le debolezze con il mio voto. Ma il segnale politico non è rivolto esclusivamente al centrodestra, ma altrettanto forte mi aspetto che arrivi anche al centrosinistra. Un centrosinistra che attualmente è in assoluta controtendenza rispetto al dato nazionale. Un centrosinistra sordo e cieco, arroccato su piccole posizioni di potere, che invece di coinvolgere divide e per questo continua a perdere pezzi. Un centrosinistra legato a vecchi pregiudizi, che dovrebbe aprirsi alla gente, diventare leggero, veicolare un sentimento, un’idea, un progetto, insomma far innamorare l’elettore di questa proposta di cambiamento. Invece, devo purtroppo constatare che alcuni individui assurgono a ruoli di leadership, che nessuno gli ha mai riconosciuto, tentando di isolare politicamente chi deve essere utilizzato esclusivamente nelle competizioni elettorali, escludendolo di fatto dalle dinamiche politiche di coalizione. Bene, a questo gioco non ci sto. E’ necessario che questo centrosinistra cambi atteggiamento se ha intenzione di diventare l’alternativa, se ha cuore e se vuole veramente cominciare a governare i processi. Come mi pongo nei confronti del centrosinistra? Ho mandato un segnale, che per quanto forte possa essere è comunque una apertura, adesso non posso che aspettare le risultanze. In ultimo ma non ultimo, voglio ringraziare il consigliere, anzi l’amico Edgardo Ursomando, a cui mi lega un forte sentimento di amicizia, che ultimamente “sopporta” le mie intemperanze e che spero abbia compreso le ragioni del mio atto nell’ultimo consiglio comunale”.