Le parole di Umberto Bossi, che in tarda serata ha annunciato di aver lasciato ai suoi deputati liberta’ di coscienza domani sul voto per la richiesta di arresto di Nicola Cosentino, lascia ancora qualche speranza Silvio Berlusconi. Il Cavaliere per tutto il giorno ha pressato l’ex alleato affinche’ cambiasse idea. L’ex premier ha trascorso tutto il giorno a palazzo Grazioli, perennemente al telefono con i suoi fedelissimi che lo aggiornavano sulle trattative in corso per evitare che l’Aula confermasse quanto deciso dalla Giunta per le Autorizzazioni.
Un pressing costante, accompagnato da tutto lo stato maggiore del partito. Berlusconi nel corso della giornata ha sentito piu’ volte lo stesso Cosentino che in serata ha raggiunto l’ex premier a palazzo Grazioli. Nel mirino del Cavaliere c’e’ innanzitutto Umberto Bossi. L’ex capo del governo avrebbe cercato piu’ volte il Senatur e, stando a qualche boatos, tra i due ci sarebbe stato anche un incontro, il secondo dopo quello di lunedi’ a Milano. ”Ora – avrebbe detto Berlusconi – spero che tutti votino secondo coscienza e non per mero calcolo elettorale”. In piu’ l’ex capo del governo avrebbe ribadito ai suoi interlocutori di essere convinto della compattezza del Pdl: ”Nelle carte non c’e’ nulla – e’ il ragionamento – non si puo’ andare avanti con questo metodo”. La speranza che l’esito della votazione di domani possa cambiare pero’ non convince la maggioranza del Pdl. Il dato che appare evidente ai pidiellini e’ il caos in cui si trovano i Lumbard e la spaccatura sempre piu’ evidente del partito in due anime separate. Ecco perche’ non tutti a via dell’Umilta’ sono convinti che l’apertura del Senatur possa contribuire ad aumentare i voti a favore di Cosentino. Conti alla mano, spiegano diversi dirigenti, mancherebbero sempre i voti dei maroniani che difficilmente cambieranno idea, nonostante le dichiarazioni del Senatur. La speranza del Pdl e’ che nel segreto dell’urna possa arrivare il ‘soccorso’ da parte di chi ufficialmente si e’ sempre dichiarato favorevole all’arresto, si guarda in particolare all’Udc cosi’ come a singoli parlmentari del Pd.