CASERTA “L’apertura della nuova biblioteca comunale, la ripresa dei lavori del policlinico e quelli del chiostro di Sant’Agostino, assieme all’accordo stipulato per il rilancio del Belvedere di San Leucio, simboleggiano gli effetti più evidenti del buongoverno del Pdl nel Comune di Caserta.

Ma altri risultati, come i 26 milioni di euro di finanziamenti ottenuti dalla Regione per le infrastrutture, nell’ambito del programma ‘Più Europa’ e lo stanziamento di 22 milioni, messo a disposizione sempre dal governo Caldoro per la reggia di Caserta (nonostante la disastrosa gestione della Soprintendenza), sono lì a testimoniare quanto sia stata importante, in termini di incisività, l’azione del sindaco Pio Del Gaudio sulla programmazione delle politiche di Terra di Lavoro a palazzo Santa Lucia”. Così l’on. Vincenzo D’Anna, candidato al Senato nella lista del Pdl Campania, secondo il quale: “Si deve a Del Gaudio ed al governo del Popolo delle Libertà la capacità del Comune di Caserta di riuscire a garantire i servizi pubblici essenziali, nonostante una situazione a dir poco rovinosa. E il fatto che, nella classifica de ‘Il Sole 24 Ore’, il capoluogo casertano abbia addirittura fatto un balzo in avanti di ben 27 posizioni su base nazionale mentre il gradimento del sindaco ha toccato quote superiori al 50%”. Proprio “per non spezzare il virtuosismo di questo percorso” e per “continuare lungo il solco tracciato dal Pdl” che D’Anna si schiera a spada tratta al fianco del primo cittadino nella sua battaglia “contro il governo Monti” perché, come spiega il parlamentare “la nuova tassa sui rifiuti, la Tares, introdotta dall’esecutivo nazionale, sarà una mazzata per tutti i Comuni e non solo per quelli in dissesto” e contro l’Udc cui pure si addebita la colpa “di non aver fatto costruire un impianto di gestione anaerobica dei rifiuti in città che, d’accordo anche gli ambientalisti, avrebbe consentito un forte risparmio in termini di Tares e Tarsu”. Sull’Imu, infine: “il sindaco Del Gaudio – rincara la dose D’Anna  – ha scritto mille volte al governo Monti. Il Comune di Caserta sarebbe tranquillamente in grado di ridurla di circa il 30% abbassando l’aliquota in quanto Comune virtuoso, ma il governo nazionale lo ha obbligato, poiché ente in dissesto, a tenere le aliquote al massimo”. Appelli, note ufficiali: “Niente. Il governo ha semplicemente scelto di non rispondere e di non intervenire. Cosa semplicemente scandalosa” conclude D’Anna.

 

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