«L’ospedale di Caserta non è lo strumento in mano al governatore della Campania per fare voti, ma un’eccellenza assoluta in campo sanitario che come tale deve essere trattata». E’ fermo Pio Del Gaudio, ex sindaco di Caserta, candidato alla Camera in posizione utile nel listino proporzionale di Forza Italia. «Il blocco delle graduatorie e dei concorsi interni, mortifica le indiscusse professionalità che ci sono all’interno dell’ospedale a vantaggio di un meccanismo che premia figure esterne e provenienti dal baronato universitario – ha sottolineato Del Gaudio – non è così che si mette in campo un’azione di rilancio di cui l’ospedale ha bisogno. La politica deve uscire dal San Sebastiano per far posto al merito e alle capacità: se si usassero questi criteri per la ristrutturazione interna della macchina ospedaliera, il nostro nosocomio diventerebbe un punto di riferimento assoluto nel Mezzogiorno per la qualità dei medici che ci sono in organico. Si preferisce, invece, privilegiare una logica diversa che mette davanti a tutto e a tutti la politica come dimostrano le immagini comparse sulla stampa in cui spiccano tristemente a fare la claque per il figlio di De Luca personaggi che, sino a pochissimo tempo fa, erano scendiletto di consiglieri regionali e onorevoli del centrodestra. Tutto questo deve finire. Una volta eletto, investirò il prossimo governo affinché, finalmente, ci possa essere una gestione neutra dell’ospedale». La chiosa finale di Del Gaudio è sulla visita di De Luca dello scorso sabato. «Mi piacerebbe che lo stesso trionfalismo e le stesse passerelle si facessero per la sanità pubblica – ha sottolineato – fermo restando la centralità e l’indiscusso valore della Pineta Grande, stiamo parlato di una struttura privata. De Luca e i suoi mettessero lo stesso impegno nel pubblico».

 

 

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