AVERSA – Le dichiarazioni del commissario cittadino Nicola Golia sono per me più gravi di quelle fatte dal sindaco Sagliocco.  Che il primo cittadino, per il suo fondamentale ruolo, sia il ‘centro’ del ‘sistema amministrativo’ mi sembra una grande scoperta “scientifica” da pubblicizzare su qualche importante giornale americano. Del mare mosso abbiamo esperienza, come navigati marinai e sappiamo a cosa e a chi serve.

E’ sicuramente utile per far dimenticare quello che si è fatto tre anni fa in campagna elettorale per le regionali o per accreditarsi presso il Sindaco il quale, però, dimostra di avere la memoria corta. Sulla lealtà non accetto lezioni da nessuno, né tantomeno da chi per anni ha navigato con un grande personaggio politico di livello regionale per poi fargli la campagna elettorale ferocemente contro.   Personalmente le campagne elettorali non le ho mai fatte contro qualcuno ma solo a favore del candidato che avevo scelto di appoggiare. Le pratiche quotidiane che il sottoscritto mette in campo, come Consigliere Comunale, sono poche e tutte pubbliche come i Consigli Comunali, la Commissione Ambiente, lettere al Sindaco e articoli sui pochi giornali che le pubblicano.

Da parte mia, quindi, nessun allarmante dichiarazione e quindi nessun veleno. Questa è una pratica lontana mille miglia da me, ma molto vicina, invece a chi si è visto “respingere” una Delibera e conseguentemente pretende la testa dell’Assessore che si è permesso di “sindacarla”.   A differenza di chi scrive certe veline al cianuro, il sottoscritto ha il coraggio di dire e di fare le azioni alla luce del sole. Non mi nascondo come qualcuno dietro una tastiera dove con una mano si lavora per alcuni suggerimenti interessati e con l’altra si mantiene il mare agitato. Le incomprensioni, secondo il nostro “sempiterno” coordinatore, sono dovute a tale veline riferite al sottoscritto e ai suoi amici. More solito, sono in pieno disaccordo con lui. Tutt’altre cose generano conflittualità, separatezze ed estraneità. Sicuramente è l’assenza di un Partito, l’assenza di una sede e di un Direttivo.

Non c’è democrazia. Il comunicato del nostro commissario, invece di difendere i suoi tre esponenti o di tentare di allentare la tensione, attacca di fioretto prima e con il “fragrum” poi coloro che reputa da sempre (dalla questione di via Kennedy in poi) i suoi nemici, chiosando con delle sottolineature gesuitiche significative, come nel suo stile: la necessità di limitare la cattiva abitudine e gli interventi, a volte strumentalmente sollecitati. Cosa significa? Non inviate veline anonime brutti spioni, cercate di non parlare molto e di non frequentare la piazza perché non siete in grado di capire che ci sono personaggi cattivi che vi usano. Veramente senza limiti, come quella famosa pubblicità.

Il consigliere del Pdl Gino Della Valle

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