SAN NICOLA LA STRADA – Nella lettera inviata al Sig. Prefetto di Caserta lo scorso 4 dicembre 2013, il consigliere comunale dell’UDC Sig. Gennaro MONA, insieme ad altri consiglieri comunali di San Nicola la Strada, aveva rappresentato che, con la mancata approvazione del bilancio comunale nei termini e l’allontanamento improvviso dall’aula consiliare senza alcuna motivazione dei sette consiglieri di maggioranza nonché  del sindaco e del presidente del Consiglio comunale, si era venuta a creare a San Nicola la Strada (CE) una vera e propria emergenza democratica.

“Come UDC” – ha affermato in una nota il consigliere dell’Udc Mona – “oggi ancor di più, possiamo dire di avere visto giusto perché dobbiamo denunciare alla pubblica opinione che all’UDC, quale partito politico nazionale, è stata negata l’autorizzazione a svolgere attività in luogo pubblico, con ciò contravvenendo agli art. 17 e 21 della Costituzione Italiana. Il dirigente Ing. Lorenzo Vallone” – ha tenuto a sottolineare il consigliere – “giustificava tale diniego con una disposizione del sindaco Delli Paoli (emessa, però, in data successiva alla richiesta dell’UDC) che, in occasione delle festività natalizie, vietava di concedere spazi antistanti le parrocchie Santa Maria degli Angeli e Santa Maria della Pietà a far data dal 14 dicembre 2013. L’UDC aveva richiesto però Piazza Municipio: quale Chiesa vi è in questa piazza?” – si chiede e domanda il consigliere dell’UDC, il quale avanza un sospetto – “O forse il Sindaco pensa che la sede municipale sia una Chiesa e lui il parroco? Ancora una volta saremo costretti pertanto a rivolgerci al Sig. Prefetto di Caserta” – conclude Mona – “per denunciare tale abuso in quanto il diniego all’utilizzo di spazi pubblici per svolgere attività politica rappresenta una vera e propria violazione delle norme costituzionali ed un attentato alla libertà di espressione”. La denuncia di Mona giunge in concomitanza con quanto accaduto a Mena Moretta che domenica, alla Marcia della Pace aveva esposto un cartellone che criticava il Sindaco di Caserta Pio del Gaudio sulla questione dell’acqua bene pubblico. Ci sembra che stiamo tornando a tempi bui per la democrazia se si proibisce ai cittadini di protestare “pacificamente” e “democraticamente” e non come fa una certa parte dei Forconi d’Italia.

 

Nunzio De Pinto

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