Strasburgo – “In Campania le strutture sono al collasso e i decessi sono incomparabilmente più alti della media nazionale, sia per uomini che per le donne, per tutte le principali cause di morte. Auspico che ritorni la consapevolezza che ogni giorno di attesa è giorno di mancato aiuto a chi ha il diritto di riceverlo”. Lo ha dichiarato Nicola Caputo (S&D) al Parlamento europeo riunito in seduta plenaria a Strasburgo nel corso del “one minute speech” sul sistema sanitario in Campania. Caputo è intervenuto sul dramma del sistema sanitario meridionale ed in particolare della Regione Campania che risulta agli ultimi posti in tutte le classifiche, sia per l’assistenza che per l’incidenza di molte malattie. Ultimi posti anche per le strutture sanitarie e per le condizioni di lavoro degli operatori della sanità. “Il Rapporto annuale Istat 2015 – spiega Caputo – presenta l’Italia a due velocità anche nella sanità. Manco a dirlo, al Nord funziona ed al Sud è in difficoltà. Nel meridione siamo ai minimi di spesa pro capite – 1.700 euro in Campania – mentre in altre aree del Paese si superano i duemila euro. Questo aspetto forma una viziosa spirale che, unita alla inversa statistica che vede più elevata al Sud l’incidenza di molte malattie, rende il principio della “qualità della vita” evanescente ed utopico”. “Un livello di cura inclusivo ed equilibrato, che in definitiva, sia “alla portata del cittadino”, è – nelle Regioni del Sud – una chimera. Il sonno della ragione di interventi mai avviati ha generato i mostri di questo collasso. La Commissione stimoli, con le autorità nazionali e regionali italiane, – conclude Caputo – le linee di intervento più idonee per garantire la “universalità della cura”, per mezzo di un servizio sanitario senza disparità sociale o territoriale”.

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