“La mia candidatura alle prossime elezioni per il rinnovo della rappresentanza studentesca in seno al Consiglio di Dipartimento di Scienze Politiche “Jean Monnet” della Seconda Università degli Studi di Napoli è nata per continuare a dar voce ad una consistente parte dell’elettorato studentesco che sogna una facoltà diversa, migliore, che tuteli le fasce più disagiate in un momento storico nel quale anche iscriversi all’università per molte famiglie è diventato un lusso”.

Lo dichiara Raffaele Ausiello Candidato R.U.N. al Consiglio di Dipartimento di Scienze Politiche “Jean Monnet” della S.U.N.  “Sono fiero  -continua- di far parte di un’associazione, la Rete Universitaria Nazionale (R.U.N.), che in questi anni ha sempre tutelato il diritto allo studio con proposte concrete che hanno permesso, tramite il Consiglio Regionale della Campania, l’approvazione di norme che prevedessero la riduzione della tassa regionale in base al reddito e alla ripartizione dei fondi risparmiati grazie all’accorpamento delle varie ADISU campane a favore delle borse di studio che nella nostra regione raggiungono percentuali ridicole se confrontate con il resto d’Italia. Il mio impegno all’interno della mia facoltà sarà sempre privilegiato nei confronti di chi ogni giorno lotta affinché il proprio diritto allo studio venga riconosciuto, tutelando i più deboli e chi quotidianamente compie molti sacrifici per continuare il proprio percorso di studi. Purtroppo la situazione nel nostro dipartimento e le regole restrittive per la presentazione di una lista elettorale per il Consiglio di Dipartimento hanno fatto sì che come gruppo R.U.N. non siamo riusciti ad esprimerci in tal senso, ma comunque sia la mia candidatura, seppur in una lista diversa, non sminuirà la nostra forza propositiva e la nostra voglia di un reale cambiamento. Confido nei miei compagni studenti universitari per questa battaglia da combattere insieme, sperando che non si facciano abbindolare da vaneggianti promesse di chi vive poco il Dipartimento e che non conosce i reali bisogni degli studenti che invece vivono quotidianamente l’università. Invito pertanto tutti i candidati di smetterla di promettere esami, voti più alti o aiutini vari perché non è questo il modo corretto di fare campagna elettorale universitaria, che invece dovrebbe essere basata su proposte concrete a favore di tutti gli studenti della Jean Monnet”.

 

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