CASERTA – “Dal prossimo Governo dovrà arrivare un stop deciso al caro assicurazioni al Sud”. A sostenerlo è Lucia Esposito, candidata al Senato per il Partito Democratico. “Ormai dalle nostre parti le compagnie assicurative si consentono di tutto: inviare disdette, praticare tariffe elevatissime rispetto alla regioni del Nord Italia, chiudere filiali.
Tanto l’obbligatorietà dell’assicurazione costringe il cittadino ad inseguire le compagnie per la stipula di una polizza, anche a fronte di disagi e costi sempre più insostenibili. Infatti, tra una compagnia e l’altra la musica non cambia mai di molto. Il risultato è che al Sud le immatricolazioni, specialmente di moto e motorini, crollano, il rischio di imbattersi in veicoli non coperti da assicurazione o, peggio ancora, da polizze assicurative false aumenta, e chi paga regolarmente, la stragrande maggioranza dei cittadini, ad ogni rinnovo vede salire il premio anche in assenza di sinistri. Il risultato – sostiene l’ex consigliere regionale – è che le tariffe medie in regioni come la Campania superano di circa il 60 per cento quelle praticate nelle Regioni del Nord, se ci si rapporta ad un assicurato quarantenne; e del venti se ci si rapporta ad un assicurato ventenne. E questo in classe di massimo bonus. Se parliamo di neo patentati, per un giovane del sud assicurare l’auto equivale a pagare un pigione di casa compresa quota condominiale. Eppure gli incidenti gravi, dati Aci-Istat, relativi al 2011 segnalano una prevalenza netta proprio al Nord Italia: su complessivi 4.090 decessi, 1.946 si sono verificati al nord (565 nella sola Lombardia), 1.027 al centro (450 solo nel Lazio) e 1.117 al sud e isole. Nel 2011 in Campania si sono verificati 10.225 incidenti che hanno causato la morte di 243 persone e il ferimento di altre 15.294. Gli incidenti rilevati nel territorio regionale rappresentano il 5% del totale nazionale, i morti il 6,3% e i feriti il 5,2%. Da specifici studi risulta, inoltre, che il numero complessivo dei sinistri, negli ultimi cinque anni, sia inferiore al Sud rispetto al Nord. Le compagnie assicurative contestano queste sostenendo che l’Istat rilevi soltanto gli incidenti che hanno richiesto la presenza di rappresentanti delle forze dell’ordine. Ribattiamo sostenendo che, intanto, si tratta degli incidenti di maggiore gravità e, quindi, maggiormente onerosi per le compagnie e, poi, che molti dati non provengono soltanto dall’Istat ma da associazioni e riviste specializzate. Ma fondamentalmente ciò che non si comprende è perché un cittadino onesto del Sud che non ha mia denunciato sinistri debba pagare di più, e molto, di un cittadino del nord che invece i sinistri li ha denunciati. E’ ormai intollerabile, le assicurazioni devono praticare tariffe uniche – conclude Lucia Esposito – sull’intero territorio nazionale, e sarà una delle problematiche che il prossimo Governo dovrà affrontare, anche se ciò significa contrastare il potere enorme che ha la lobby delle assicurazioni. Così come riteniamo che vada introdotto il divieto di disdetta immotivata per le compagnie assicurative e, comunque, la possibilità per il cittadino di riassicurarsi alle medesime condizioni tariffarie pre-disdetta. Da questo punto di vista l’impegno dovrà essere estremo.