ALIFE – Un’altra (prevista stavolta) tegola sul comune di Alife . Un altro commissario : dopo quello ad acta per la redazione del conto consuntivo 2012, quello per l’attuazione di una sentenza del consiglio di stato che vede a carico dell’ente locale il risarcimento danni per una procedura espropriativa, risalente a molti anni fa, giudicata illegittima dalla magistratura amministrativa .
Nei mesi scorsi ,infatti, il consiglio di stato ha nominato un commissario per l’attuazione di un precedente provvedimento giudiziario favorevole ai privati espropriati del terreno che doveva servire alla realizzazione di edilizia residenziale pubblica. In realtà questa figura commissariale, in qualità di ausiliario del magistrato, già si era insediata a marzo ma, con la decisione presa, ha proseguito l’attività per rendere effettivo e quindi portare a compimento quanto disposto dal consiglio di stato medesimo .Tecnicamente il commissario deve procedere all’adozione di un provvedimento amministrativo volto ad addivenire ad un accordo traslativo del bene fissandone anche i parametri per il calcolo dell’indennizzo da riconoscere…” (già fissato in una precedente decisione commissariale) .In sostanza si dovrà provvedere al passaggio del bene (gli immobili occupati in maniera illegittima e non più restituibili ai privati che hanno fatto ricorso) all’ente pubblico ma al contempo stanziare la somma necessaria per risarcire gli ex proprietari in linea a quanto stabilito dalle sentenze che hanno dato ragione ai privati ricorrenti. In precedenza il servizio finanziario ha obiettato l’impossibilità di impegnare le somme per la mancanza del bilancio di previsione ( nel frattempo è stato nominato il commissario per la predisposizione del consuntivo 2012) ma “il commissario- è scritto nella determina- ritiene conveniente, opportuno e pianamente conforme ai canoni del buon andamento dell’azione amministrativa ai fini del piano conseguimento dell’interesse pubblico sotteso all’attività dell’ente, onde dare piena esecuzione in tempi certi ed immediati al giudicato amministrativo, contenendo,del pari,l’impegno economico finanziario derivato dallo sviluppo economico così come fissato dalla sentenza il cui importo in caso di ulteriore dilazione dei tempi verrebbe ad incidere in modo notevole sulle casse dell’erario comunale tenendo conto degli accessori a maturarsi)..” Da qui “la stipula di un accordo traslativo del bene occupato sine titulo con i signori Marra Antonio e Marra Anna Rosa”.
Michele Martuscelli