SAN MARCO EVANGELISTA – “A due anni dalla elezione della giunta siamo ancora in attesa di un segnale di vita, di una svolta progressista che ancora qualche familiare si ostina a sostenere….”. È quanto ha affermato Antonio Ferraiuolo, ex assessore alla Cultura nelle precedenti amministrazioni di sinistra, in una sua riflessione sullo stato di grave disagio che sta vivendo la Città a ridosso del capoluogo casertano.

“Da quando a Civitanova Marche una famiglia intera si uccide” – ha affermato l’esponente di sinistra – “penso che in Italia ormai siamo alla frutta, il dolore di chi vive nel silenzio il dramma della povertà dignitosa neanche ci sfiora, neanche ci soffermiamo a pensare che probabilmente nel nostro paese, nella nostra strada addirittura affianco al nostro uscio possa esserci chi, come quella famiglia, è vinto dalla vita, ma per noi questo fa parte del gioco, i morti ormai sono mera e semplice casistica di un gioco che la maggioranza di noi non ha scelto e che altri hanno iniziato. La classe politica di ogni ordine e grado, che ha contribuito a crea tutto questo dovrebbe subire un processo per induzione al suicidio e invece che fa?, riesce a sfruttare ancor di più questo stato di bisogno allargando o meglio cerca di allargare il proprio consenso elettorale con promesse assurde e fuori luogo. Ho parlato di politica di ogni ordine e grado” – ha aggiunto Ferraiuolo – “e questa espressione mi angoscia sempre più perché penso che oggi a San Marco Evangelista, ci sia una rincorsa all’affare di ogni ordine e grado, e questa rincorsa fa si che la politica o quel piccolo tentativo di far politica da parte di qualcuno sia ormai tramontato. Partiti inesistenti con rappresentanti che si auto-celebrano, e celebrano la loro politica innovativa che finalmente ha portato a San Marco sviluppo e ricchezza, peccato che lo sviluppo e la ricchezza è finita solo nelle tasche dei soliti noti. O peggio politici che si ripromettono di liberare San Marco, ad ora nessuno ha capito liberarla da chi e da che cosa? A due anni dalla loro elezione sono ancora in attesa di un segnale di vita, di una svolta progressista che ancora qualche familiare si ostina a sostenere” – è l’amara riflessione dell’ex assessore – “Servizi sociali fermi, scuola in decadimento (provate ad entrare nel cortile della scuola e vi accorgerete che c’è di tutto tra l’erba alta)” – è quanto denuncia Ferraiuolo – “ piazzette comunali abbandonate, lavoro e progettazione del lavoro e del territorio in mano a fantasiosi saggi che non si sa da dove debbano tirare fuori o abbozzare soluzioni. Immobilismo che ha contagiato anche l’opposizione che a due anni di distanza non è riuscita neanche ad organizzare una manifestazione pubblica se non in campagna elettorale per le politiche. Capisco che fare politica significa impegno anche senza gratificazione, ma io penso che questo è un ruolo che una persona sceglie non gli viene calato sopra da forze ultraterrene, ma se questo per voi è troppo gravoso” – si rivolge ai consiglieri d’opposizione – “dedicatevi con cura alle famiglie e lasciate spazio a giovani che una visione diversa e sana della cosa pubblica ce l’hanno. San Marco ha bisogno di Sinistra e di una luogo dove si discuta seriamente, dove le gente venga coinvolta non esclusa, dove ci sia partecipazione del popolo alle scelte, insomma c’è bisogno di ritornare o meglio di iniziare, a far politica. Tutti siamo chiamati a partecipare, oggi più che mai bisogna parteggiare, chi non parteggia e difende un diritto commette un peccato grave contro non solo se stesso ma anche le generazioni future nel nostro paese. Proprio per questo” – ha concluso Ferraiuolo – “c’è la volontà di far nascere a San Marco un’associazione di sinistra che raccolga idee camminando tra la gente e costruisca con la gente una percorso nuovo capovolgendo le priorità che ci sono oggi sul nostro territorio, perché siamo convinti che un’altra San Marco è possibile”.

 

Nunzio De Pinto

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