CASERTA – “La paralisi degli uffici del Genio Civile di Caserta ha raggiunto livelli che non sono più tollerabili. Proprio per questo motivo, ho chiesto formalmente all’assessore Edoardo Cosenza di assumere i provvedimenti necessari al fine di consentire l’ordinario e tempestivo svolgimento delle funzioni amministrative del Genio Civile, in relazione ai procedimenti di deposito e di autorizzazione sismica”.

L’onorevole Angelo Consoli, vice presidente della Commissione Attività Produttive del Consiglio Regionale della Campania, torna a puntare l’accento sulla situazione di stallo venutasi a creare, che sta letteralmente affossando il comparto edile. E lo fa, tra l’altro, all’indomani dell’audizione del titolare della delega ai Lavori Pubblici, l’assessore Cosenza appunto, in terza commissione consiliare permanente. Audizione sollecitata dallo stesso onorevole Consoli ed alla quale non hanno voluto mancare le rappresentanze degli ordini professionali degli Ingegneri e degli Architetti della provincia di Caserta nonché il sindaco del Comune di Trentola Ducenta, Michele Griffo. “In sede di audizione, – prosegue il consigliere regionale Consoli – è emersa la necessità di rimuovere gli ostacoli che impediscono un corretto funzionamento dell’importante Ufficio provinciale, che, ad oggi, impiega oltre un anno per esaminare e rilasciare un visto di conformità in ordine ad una certificazione antisismica. Un lasso di tempo enorme che sta contribuendo ad affossare un settore, quello edilizio, che già da tempo versa in uno stato di grave crisi”. L’onorevole Consoli, a margine dell’audizione, ha indirizzato anche una nota al presidente del Consiglio Regionale della Campania, onorevole Paolo Romano, e per conoscenza al segretario generale, per ribadire che continuerà a fare pressione sull’assessore regionale Edoardo Cosenza “affinché, una volta individuate le precise responsabilità, si adottino tutte le iniziative necessarie per assicurare un ordinato e sollecito disbrigo delle pratiche che ormai sono giacenti, inevase, oltre ogni  limite di sopportazione, non escludendo di destinare ad altre mansioni gli autori di un simile disastro”.

 

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