Gioia Sannitica- “Rinascita gioiese regna ma non governa”. E’ la conclusione del manifesto affisso(titolo”Senza dignità”) nei giorni scorsi dal gruppo-movimento politico-amministrativo di “Uniamo Gioia” in cui si critica il recente riassetto in giunta, a pochi mesi dalla sua formazione, che ha coinvolto l’ex sindaco Mario Fiorillo autore di un secondo manifesto di replica di cui daremo conto. Il riferimento è esplicito sin dalle prime righe dopo aver accennato alla “delusione ed alla critica netta che è molto profonda”. “C’è stato un cambio al vertice! Invero già alcune posizioni e cariche sin dall’insediamento dell’attuale amministrazione risultavano strane per non dire atipiche? Che die vergogna!..” è scritto nel manifesto murale che entra “a bomba” della vicenda specifica sollevata.“ Mai nella storia politica gioiese avevamo visto assessori con supervisori e sindaci uscenti messi all’angolo o incaricati ad certum tempus…”. Al momento della formazione della giunta l’assessore Fiorillo aveva avuto la delega ai lavori pubblici ma con un compito di supervisore al collega in giunta Luigi Marra ora neo assessore al settore. Successivamente Fiorillo ha avuto in aggiunta prima del cambio anche i rapporti istituzionali. “Mai- prosegue il manifesto- fiumi di soldi per pochi e nemmeno una goccia d’acqua potabile per il resto della cittdinanza” con riferimento ai disagi per il divieto di utilizzo dell’acqua in alcune zone periferiche con le indagini tecniche attivate dall’amministrazione specie sulla matrice della anomala colorazione. “mai si era vista offesa e vilipesa la nobile opera dei volontari della protezione civile. Tutto ciò ci porta ad un’attenta riflessione e presa di coscienza.Il tatticismo della solita politica da noi aborrito, trionfa ancora inesorabilmente ed oggi più che mai la divisione tra chi è rimasto(in Rinascita Gioiese ndr) e chi ha sbattuto la porta, guardando oltre, appare nitida.Il gruppo politico Uniamo Gioia ha detto basta a questi politici che eseguono ordini pur di conservare o perdere gli scranni. Sarebbe stata più dignitosa una diversa uscita di scena”.
Michele Martuscelli
