GIOIA SANNITICA – “Carissimo collega, caro Sindaco Michelangelo, a nome mio e della Città di Amatrice, che mi onoro di rappresentare, sento il dovere di ringraziare te, l’Amministrazione Comunale e la cittadinanza tutta del Comune di Gioia Sannitica, per quanto fatto e per quanto so che faranno nel prossimo futuro per la mia cittadina. Ringrazia inoltre da parte mia la Pro Loco Gioiese, la Pro Loco di Madonna del Bagno, il Parroco, Don Antonio Parrillo ed il Comitato Micaelitico ed infine tutte le Associazioni del territorio gioiese per le iniziative intraprese”. Una lettera datata 14 ottobre 2016 a firma di Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, indirizzata al sindaco Michelangelo Raccio per ringraziare tutta la comunità gioiese che unendo le forze sta contribuito alla “rinascita” della comunità della Provincia di Rieti a rialzarsi dopo il disastroso terremoto che ha portato distruzione e morte. “Non possono che riempirci il cuore di gioia le parole del sindaco Pirozzi, – ha reso noto il sindaco Michelangelo Raccio – attraverso una lettera consegnate direttamente nelle mani del consigliere di “Rinascita Gioiese” Vincenzo Della Vecchia che in qualità di membro del Cisom si è prodigato ad aiutare le popolazioni colpite dal terremoto, intervenendo direttamente sul post per una settimana e portando l’aiuto e la solidarietà fattiva dell’amministrazione di gioia e di tutto il popolo gioiese che in quel momento lui rappresentava. Dopo che lo scorso 27 settembre anche alcuni membri della Protezione Civile comunale sono stati presenti sono partiti per due giorni alla volta di Amatrice per portare un nostro piccolo aiuto durante la fase più importante, la ricostruzione”. Un’esperienza importante che c ha raccontato Vincenzo Della Vecchia: “Mai avrei creduto che la vita mi avrebbe riservato una simile esperienza ,nonostante l’impotenza di fronte a un simile disastro ,con gli amici del gruppo Cisom ci siamo dati da fare insieme a delle psicologhe, abbiamo distribuito viveri e vestiario. Questo mi ha permesso di conoscere tante persone, ognuna di queste “sopravvissute”, e con una dignità superiore al normale raccontavano i loro drammi. quasi tutti hanno perso una persona cara e a loro volta si sentono dei miracolati. sopravvissuti. Per me è stata un’esperienza di vita incredibile, capisci come si può perdere tutto in pochi secondi. Elogi e ringraziamenti abbiamo ricevuto dalla popolazione ma ero io che ringraziano loro per come mi hanno accolto e mi hanno fatto sentire. Ho avuto modo di conoscere il sindaco gli ho parlato delle iniziative che la società gioiese ha intrapreso e farà in futuro per raccogliere fondi da devolvere alla sua comunità”

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