Gioia Sannitica- Un supplemento bis di verifica tecnica per capire “l’anomala colorazione” dell’acqua che scorre nei tubi della rete idrica comunale di alcuni zone del territorio di Gioia Sannitica. Nel frattempo continua ad essere in vigore il divieto al suo utilizzo per scopi idropotabili. L’interdizione riguarda gli utenti serviti in Via Varco, Via Rignanello, Via Campagna, Via Fossolagno, Via Compostella , Via Cerro e Via Posta. Dobbiamo fare un passo indietro. Tutto nasce da alcune “segnalazioni pervenute da parte di cittadini residenti nelle località Varco, Posta, Campagni, Rignanello, Cerro, Fossolagno, Compostella”. Da qui “successivi controlli effettuati da parte della ditta Manutentrice e dell’UTC che hanno evidenziato la presenza di una colorazione anomala dell’acqua proveniente dall’acquedotto della Regione Campania”. Lo scorso 23 gennaio l’amministrazione comunale ha comunicato “ai cittadini residenti nella zone che erano in corso controlli circa la potabilità dell’acqua potabile sulla rete idrica comunale e di approvvigionarsi di scorte di acqua potabile e di predisporre le opportune cautele per sopperire alla mancanza di acqua potabile” . Il passo successivo fu la decisione dell’amministrazione di affidare al laboratorio SannioLab “la verifica circa la potabilità su quattro campioni prelevati nelle località segnalate e dai rapporti di prova consegnati in data 28/1/2015 dal laboratorio, veniva confermata per alcuni di essi la presenza di una colorazione non conforme a quanto previsto dalla normativa vigente in materia”. Il laboratorio (siamo al 30 gennaio scorso) fu incaricato di effettuare accertamenti più specifici circa il profilo della colorazione non conforme. Il 2 febbraio il sindaco ha adottato l’ordinanza di divieto “di utilizzo a scopo idro – potabile (bere, cucinare, lavare frutta e verdura) dell’acqua distribuita dalla rete idrica comunale nelle seguenti località e tratti: Via Varco, Via Rignanello, Via Campagni, Via Fossolagno, Via Compostella , Via Cerro e Via Posta e di stabilire il permanere del divieto medesimo fino alla revoca dell’ ordinanza da disporre dopo l’avvenuto ripristino delle condizioni di conformità dei parametri di potabilità stabiliti dal Decreto Lgs. 31/01 per le acque destinate al consumo umano secondo gli esiti degli accertamenti in fase di esecuzione ” stabiliva il provvedimento sindacale. Ma il sindaco ordinava ulteriore indagini sullo scorta di quanto già accertato: “Considerato che, nonostante dai risultati delle prime analisi effettuate, i parametri riscontrati sono nel range di accettazione per le caratteristiche microbiologiche, al fine di salvaguardare e tutelare la pubblica e privata igiene sanitaria, si rende necessario ed urgente provvedere ad effettuare ulteriori accertamenti relativamente alla conformità della colorazione dell’acqua potabile delle zone interessate” per cui si è in attesa dai dati aggiornati, dettagliati e definitivi persistendo il divieto ed i disagi per l’utenza.

Michele Martuscelli

 

 

 

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