Anche Terra di Lavoro è stata zona di forti rastrellamenti delle truppe nazifasciste, in modo particolare nell’ottobre del ’43. Nella Giornata della Memoria che ricorda le vittime delll’Olocausto, come Laboratorio Democratico della Provincia di Caserta vogliamo ricordare e ringraziare, per il grande sforzo di ricostruzione della Memoria collettiva due personalità decisive per la storia della comunità casertana: Giuseppe Capobianco, che con il suo libro “Il recupero della Memoria”, in cui ci sono anche nomi e cognomi di coloro che sono stati uccisi nelle nostre terre dalla barbarie tedesca, ci ha fatto comprendere come tantissimi casertani si opposero alla brutalità e al dominio fascista. E il Prof . Antonio Zannini di Carinola, instancabile divulgatore sulle tematiche dell’Olocausto, recentemente scomparso, e che fu deportato in Germania, riuscendo rocambolescamente a mettersi in salvo. La Terra di Lavoro ebbe, purtroppo, anche la presenza del campo di concentramento tedesco di Sparanise. Un campo dove sono passati migliaia di deportati, dal Casertano e dal Napoletano, molti dei quali di passaggio prima di essere inviati ai campi di lavoro in Germania. Scrive il prof. Giuseppe Spera di Sarno nel suo libro – “era il 23 ottobre 43 e già c’erano 5000 prigionieri. Reticolati e cavalli di frisia recintavano il perimetro del capo, sorvegliato da un nutrito numero di sentinelle che impedivano eventuali tentativi di fuga. Il fetore era insopportabile, l’ aria pestifera. Il senso del pudore era scomparso, essendo costretti a soddisfare i propri bisogni all’ aria aperta ed alla vista di tutti. Uno spettacolo veramente degradante e vergognoso. Eravamo ridotti a livello delle bestie, con la biancheria intima sporca e maleodorante, la barba non rasa da giorni ed i pidocchi che infestavano ogni parte del corpo”. A quelle vittime va il nostro commosso ricordo, alle donne di Sparanise che cercarono , con forza e coraggio, di nutrirli dal di fuori dei cancelli, la nostra immortale riconoscenza. L’impegno a che non si ripeta mai più parte dal ricordo coscenzioso e civile che soprattutto chi fa politica non deve mai dimenticare. In provincia di Caserta le istituzioni non rimuovano la memoria e siano meno disattente al tema del ricordo.
Laboratorio Democratico Caserta