PIEDIMONTE MATESE – Solo un comune, quello di Alvignano, ha risposto all’appello- sollecitazione del comune di Piedimonte Matese per evitare la soppressione dell’ufficio del giudice di pace la cui permanenza rimane quindi appesa al filo.
Sono i comuni, infatti, che hanno in mano la possibilità di non vedersi sfilare questa istituzione giudiziaria con la creazione di un accordo intercomunale e la fornitura di risorse finanziarie e di parte del personale amministrativo. Solo con questa procedura si può far fronte alla soppressione già in vigore. A fare il punto della situazione è stato il sindaco di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello che ha di nuovo scritto ai sindaci per darsi una mossa. Alla prima lettera rivolta ai sindaci matesini circa la richiesta di disponibilità a sostenere gli oneri per la conservazione dell’ufficio giudiziario ha dato riscontro solo l’amministrazione di Alvignano guidata da Angelo Di Costanzo che ha espresso in linea di massima la compartecipazione alle spese. L’amministrazione di Piedimonte, da parte sua, si impegna “a garantire i locali sede dell’ufficio giudiziario nonché la copertura delle spese afferenti alla gestione dell’ufficio medesimo assicurando la disponibilità di personale comunale, in numero di una unità, da adibire alle attività amministrative” scrive nella seconda missiva ai sindaci del comprensorio. La nuova comunicazione del sindaco Cappello sprona i colleghi ad intervenire per “ scongiurare la chiusura di questo importante presidio di legalità, salvaguardando la sua capacità di rendere prestazioni di servizio in favore del cittadino” sottolinea alla fine della lettera bis il primo cittadino di Piedimonte Matese.Intanto mancano pochi giorni alla scadenza dei 60 giorni a disposizione degli enti comunali per mantenere in loco questo tipo di attività giudiziaria.
Michele Martuscelli