E’ per la seconda volta consecutiva che il nostro Consiglio Comunale è chiamato ad approvare debiti Fuori Bilancio. Ormai è fin troppo frequente questo fenomeno amministrativo del Riconoscimento dei Debiti fuori Bilancio che sta diventando una consuetudine dell’Amministrazione. L’anno scorso di questo periodo hanno riconosciuto circa 200 mila euro . Quest’anno si sono migliorati… circa 600 mila euro. Il livello di affidabilità di un Ente pubblico, si misura anche con la presenza dei debiti fuori bilancio. Una buona amministrazione ha pochi debiti da riconoscere, una cattiva amministrazione ne ha tanti. Nel caso nostro emerge una politica assente. Se guardiamo ai recenti debiti da riconoscere, ci accorgiamo che la politica è stata incapace di dare indirizzi politici ai dirigenti: gli amministratori devono imparare a conoscere il territorio e prevenire l’insorgere degli eventi che portano l’Ente ad essere condannato da un giudice a risarcire i cittadini. Gli amministratori dovrebbero assumersi maggiori responsabilità quando si verificano vicende simili. Anziché attendere che sia un giudice a stabilire torti e ragioni, con conseguenti aggravi di spesa per chi viene condannato (quasi sempre il Comune), può effettuare delle transazioni preliminari direttamente con le parti. Questo si traduce in un notevole risparmio di spese legali, interessi e rivalutazioni. Per farlo serve una maggiore assunzione di responsabilità. Il Sig. Sindaco Moretti avrebbe dovuto avere il dovere di correre ai ripari e far sì che sotto la sua amministrazione non si sarebbero dovuti riconoscere debiti fuori bilancio Questi debiti fuori bilancio non solo espongono l’ente che li contrae a controversie legali ma sconvolgono gli equilibri di bilancio togliendo di fatto significatività e valore alle stesse scritture contabili. I debiti fuori bilancio, cioè, rendono spesso inattendibile la situazione finanziaria e gestionale ufficialmente presentata dal nostro Comune in sede di previsionale. Fu già in quella sede che il sottoscritto sollevo l’inattendibilità dello stesso bilancio fatto di una contabilità “allegra”, adesso con l’approvazione di questi debiti oltre che l’allegria si è arrivati al paradosso. Tant’è che da una semplice analisi delle relazioni dei dirigenti di settore (urbanistica e finanziario) si noterebbe che , pur avendo contezza degli stessi già in sede di previsionale, si è proceduto solo ed esclusivamente ad avallare situazioni che hanno evidenziato avanzi di amministrazione di fatto inesistenti o peggio ancora come nel nostro caso…. Considerato che l’avanzo già è stato eroso da due anni di amministrazione, occultare disavanzi sommersi. Per dirla in soldoni, il Debito Fuori Bilancio, altro non è che “una spesa occulta” di cui si viene a conoscenza a sentenza e di cui non si tiene conto e non si rileva a chiusura di esercizio in sede di formulazione del consuntivo. L’articolo 194 del Tuel appena citato stabilisce, in sostanza, che è legittimo sanare i debiti fuori bilancio purché l’ente che li ha contratti ne abbia tratto una qualche utilità o arricchimento. Semplificando, si può dunque parlare di debiti fuori bilancio “buoni” e di debiti fuori bilancio “cattivi”. Quelli buoni sono quelli accumulati da un Comune per finanziare opere o servizi di pubblica utilità. Quelli cattivi sono quelli che vengono a crearsi in seguito a una gestione finanziaria inadeguata protrattasi nel tempo. Questi debiti sono tutti CATTIVI come la nostra amministrazione!!!! Nella maggioranza dei casi (ed in particolare dei casi più “costosi”) tali sentenze sono frutto di procedimenti giudiziari instaurati da anni, se non decenni, come nel caso del debito fuori bilancio riguardante il terreno dei germani Migliaccio. Infatti dall’analisi delle relazioni fornite da parte del responsabile dell’Area Tecnica si evince nello specifico di un riconoscimento di un debito nei confronti dei germani Migliaccio in merito ad una sentenza del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Sezione distaccata di Aversa) la n. 309/14 per una requisizione di urgenza da parte del Comune di Gricignano con Ordinanza Sindacale n. 15 del 02.04.04, poi prorogata per ulteriori sei mesi con successiva ordinanza del 30.06.05. per euro 382.049,39. Una erronea credenza potrebbe far pensare che, dato il tempo trascorso, i responsabili non possano essere chiamati a rispondere degli atti che hanno arrecato un grave nocumento alle casse comunali (e dunque a tutti i cittadini) per intervenuta prescrizione: niente di più falso. O almeno. E’ vero che il diritto al risarcimento del danno, in generale, si prescrive in 5 anni, ma ciò che occorre fissare al fine del calcolo dei termini di prescrizione, è il dies a quo, il momento esatto dal quale può partire il “conto alla rovescia” della prescrizione. Nel caso di azioni di responsabilità per danno erariale, secondo la consolidata giurisprudenza della Corte dei Conti (es. Sez. Giur. Lazio sentenze n.2350/2010 e 2379/2010 oppure Sez. Giur. Campania n. 291/2011) solo il pagamento segna il momento in cui si perfeziona l’evento dannoso ovvero l’effettiva diminuzione patrimoniale ai danni dell’Ente. Quindi nel caso di Gricignano di Aversa il momento da cui calcolare i tempi per la prescrizione dell’azione di responsabilità è il momento in cui l’Amministrazione pagherà anche solo il primo centesimo della somma totale. Adesso quindi nascono spontanee le seguenti domande….. 1. L’Amministrazione Moretti cosa farà a questo punto? 2. Procederà con l’azione di responsabilità o no verso i “vecchi” amministratori e i dirigenti che hanno cagionato tale debito? 3. Come mai se la sentenza è stata pubblicata nel febbraio del 2014 non si è provveduto ad opporre ricorso alla stessa? 4. Come mai non si è cercato una transazione con i proprietari al fine di addivenire ad una riduzione dell’importo del debito?? 5. Come mai non è stato inserito in bilancio previsionale tale importo se già si conosceva la somma?? Come si puo’ amministrare cosi’ superficialmente?? Infine nella stessa seduto si è provveduto ad interrogare lo stesso Sindaco al fine di conoscere i nominativi e gli importi tutte le ditte che hanno fatto ii lavori di manutenzione negli anni 2012/2013/2014 al fine di valutare la congruità degli stessi anche e soprattutto rispetto al totale inserito nel piano triennale delle opere pubbliche. In definitiva…. Diciamo che questo è in parole povere la questione ora per piacere cerca di sviluppare la questione in modo tale che si riesca a far comprendere della superficialità con cui si amministrano i soldi pubblici del nostro comune.
Gianluca Di Luise
(Consigliere comunale di Gricignano)