CAPUA – Dal piano ospedaliero al rilancio del litorale domizio, dalle ecoballe ai fondi scolastici, dalla crisi dell’edilizia alle lungaggini burocratiche del Genio civile: è stato un incontro a tutto tondo quello che si è svolto ieri mattina a Capua, presso il Teatro Ricciardi, tra gli amministratori locali e gli otto consiglieri regionali del gruppo federato “Caldoro Presidente”, Massimo Grimaldi, Gennaro Salvatore, Angelo Marino, Giovanni Fortunato, Carmine Sommese, Sergio Nappi, Ettore Zecchino, Giuseppe Maisto.

Parte così da Terra di Lavoro, che i Consiglieri regionali hanno raggiunto insieme a bordo di un pulmino, la prima tappa della campagna d’ascolto promossa dal Gruppo federato, che toccherà le cinque province campane. Un’occasione di confronto, a cui, oltre agli amministratori locali, erano stati invitati anche rappresentanti istituzionali e sindacali. Dopo i brevi saluti di rito e la proiezione del video dei primi due anni del governo Caldoro, la parola è passata ai molti sindaci e assessori, che hanno avuto così modo di approfondire problematiche e criticità di Terra di Lavoro, ma anche proporre modelli positivi, come Bandiera Blu, progetto per la riqualificazione del litorale domitio, che ha messo d’accordo sette sindaci del territorio nell’esclusivo interesse del territorio. “E’ stato un incontro molto positivo – spiega Massimo Grimaldi, presidente della Commissione Bilancio della Regione Campania e unico consigliere casertano del Gruppo- perché abbiamo avuto modo di conoscere da vicino le esigenze degli amministratori e accettare le loro proposte che ci proponiamo di tradurre in atti concreti, attraverso l’attività legislativa del Consiglio regionale”. L’incontro di Capua è stata l’occasione per presentate alcune delle proposte di legge depositate dal Gruppo federato, che spaziano dagli interventi per la tutela e la valorizzazione delle botteghe e dei locali storici all’istituzione del Consiglio regionale dell’economia e del lavoro o dell’albo di manager per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese regionali; nonché dalla riorganizzazione delle aree protette e dei parchi regionali alle disposizioni per incentivare interventi di “ristrutturazione flessibile” degli immobili industriali dismessi da destinare a nuove attività produttive.

 

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