CAPODRISE. In cammino verso Assisi. Anche Capodrise parteciperà alla XX edizione della Marcia per la pace Perugia-Assisi. In collaborazione con l’istituto “Giovan Battista Novelli” di Marcianise, il sindaco Angelo Crescente ha organizzato la straferma in Umbria per 18 studenti di Capodrise, che si aggiungeranno alle decine di migliaia di persone, famiglie, scuole, associazioni e istituzioni di ogni parte d’Italia che cammineranno insieme contro i conflitti tra i popoli. Il raduno è previsto per domenica mattina, alle 5.45, in località San Simeone, a Marcianise; lì, ad attendere i ragazzi ci saranno, oltre a Crescente, il presidente del consiglio comunale, Vincenzo Negro, gli assessori Sossio Colella, Gaetano Argenziano e Giuseppe Montebuglio, il comandante della polizia locale, Clemente Piccolo, e due vigili. «A cento anni dalla prima guerra mondiale – spiega Crescente -, la pace è ancora in pericolo. Quella di Perugia non sarà solo una marcia contro tutte le guerre che si combattono con le bombe, ma pure contro quelle meno visibili, ma non meno crudeli, che si combattono in campo economico e finanziario con mezzi altrettanto distruttivi di vite, di famiglie, di imprese». La trasferta è inserita nell’agenda dell'”Anno del buono” (declinato come “bene comune”), terza tappa del viaggio intrapreso dal sindaco tra i principi fondamentali su cui si regge la città ideale. «Vogliamo sia l’occasione – aggiunge Crescente – per i nostri giovani di essere protagonisti di una grande iniziativa di pace; di sentirsi responsabili della storia e del processo di trasformazione del mondo; di scoprire il senso, il significato e il valore dell’impegno per la pace, la giustizia e i diritti umani». La marcia, a 100 anni da quella tremenda strage che fu la prima guerra mondiale, sarà una marcia europea, con cui gli organizzatori intendono rilanciare il progetto di un’altra Europa, un’Europa dei cittadini, inclusiva, solidale e nonviolenta. Saranno idealmente in Umbria i premi Nobel per la Pace 2014, la pakistana Malala, sopravvissuta a un attacco talebano, e l’indiano Satyarthi, attivista sociale contro lo sfruttamento del lavoro minorile, paladini dei diritti dei bambini e dell’istruzione come strumento di libertà. «Domenica – conclude il sindaco – uniremo le nostre voci, le nostre gambe e le speranze per dare corpo a una grandissima manifestazione di pace».