AVERSA – Una sala gremita di addetti ai lavori, medici e paramedici, ha accolto il senatore del Pdl Raffaele Calabrò, componente della commissione parlamentare igiene e sanità, che, su invito di Giuseppe Sagliocco, ha affrontato, nella serata di lunedì, un tema da sempre caro al candidato sindaco del centrodestra:
“La Sanità in Campania, prospettive e sviluppi”. Un tema ben noto a Calabrò che lo ha affrontato prima da medico, docente di cardiologia all’Università “Federico II”, poi da assessore regionale alla sanità e presidente della giunta regionale negli anni ’90 ed oggi da senatore della repubblica. L’incontro, introdotto dal direttore sanitario dell’Asl Caserta, Nino Danzi, che si è tenuto nel Salone Romano di piazza Principe Amedeo, con inizio alle ore 20, è stato fortemente voluto da Sagliocco, che da sempre si è impegnato per dare soluzione ai problemi della sanità casertana e di quella aversana in particolare, sottolineando, tra l’altro, la necessità di potenziare i servizi e di migliorare la struttura ospedaliera cittadina utilizzando appositi finanziamenti concessi dalla Regione lasciati, purtroppo, in parte inutilizzati, quando, non addirittura perduti per motivi tecnico-burocratici che, in più occasioni, ha elencato e documentato alla stampa. Per il candidato sindaco che, vincendo le amministrative, potrebbe diventare anche il presidente della conferenza dei sindaci dell’Azienda Sanitaria Caserta, l’incontro con il senatore, ma soprattutto con i medici, in particolare quelli in servizio all’ospedale “San Giuseppe Moscati” di Aversa, praticamente potrebbe avere posto le basi per il rilancio dell’assistenza nel territorio aversano. Presenti, tra i relatori, Lucio Romano, presidente di Scienza e Vita e professore universitario, Lucio Santarpia, Eduardo Farinaro, direttore del dipartimento di scienze mediche preventive dell’Università Federico II, Gennaro De Marco, direttore di Cardiologia del ‘Moscati’ di Aversa, Giovanni Locastro, capo del personale del II Policlinico di Napoli, Giovanni dell’Aversana, docente e chirurgo maxillo facciale, Giuseppe Tatavitto, direttore sanitario dell’Ospedale ‘Moscati’ di Aversa. “La sanità non ha colore politico né appartenenza – ha detto Sagliocco – per questo oggi non abbiamo utilizzato alcun simbolo di partito. La sanità è un bene di tutti che vogliamo, anzi dobbiamo difendere”. Sagliocco, poi, ha parlato dell’Ospedale ‘Moscati’ di Aversa, “un presidio il cui pronto soccorso, in Campania, è secondo solo al Cardarelli di Napoli, ma che vive delle difficoltà, non legate alle professionalità degli operatori”. Un esempio su tutti i 3 milioni di euro, stanziati nel 2008 per le sale operatorie, ancora non sono utilizzati. “Difendo il Moscati di Aversa – ha sottolineato Sagliocco – non per una questione di ‘campanile’, bensì per motivi oggettivi per i quali il nostro presidio ospedaliero viene riconosciuto come di fondamentale importanza”. L’intervento del candidato sindaco è stato condiviso da Raffaele Calabrò, che ha riconosciuto nel leader del centrodestra colui il quale è capace “di muoversi negli interessi della comunità e non del singolo”. “Dobbiamo – ha detto Calabrò – potenziare la rete emergenziale dove il tempo è vita, così come puntare sulla rete oncologica regionale e portare ad Aversa l’emodinamica interventistica”. E pensando ad un auspicato prossimo futuro, Calabrò ha detto: “La conferenza dei sindaci dell’Asl deve essere riportata al centro del confronto e come anello di congiunzione tra la Regione e le realtà territoriali”.