La vertenza Indesit e la crisi industriale di Terra di Lavoro sono state stamattina all’ordine del giorno della Commissione Attività Produttive della Camera grazie all’interrogazione presentata dalla deputata del Partito Democratico Pina Picierno. In risposta all’interrogazione, il viceministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda ha ricordato le ultime tappe della vertenza, con i due tavoli del 23 e del 26 luglio, e confermato il prossimo appuntamento per il 17 settembre quando – ha spiegato il rappresentante del Governo – si tireranno le somme del confronto avviato per verificare l’esistenza o meno delle condizioni per un accordo che salvaguardi produttività e occupazione.

”Apprezzo l’impegno del governo che – ha commentato Pina Picierno nel corso dell’intervento di replica – ha chiesto all’azienda di rivedere il piano di riassetto. Rimaniamo però ancora sconcertati e preoccupati per l’atteggiamento dell’azienda: a fronte dell’annunciata volontà di rimanere in Italia, con un investimento di 70milioni di euro, non si colgono ancora i segni di un’azione pratica in tale direzione”. L’esponente del Pd ha poi ricordato che sarebbero inaccettabili i licenziamenti paventati, su scala nazionale e ancora di più per lo stabilimento di Teverola, per le gravi ripercussioni economiche e sociali che si avrebbero sull’intero territorio di Terra di Lavoro: ”La nostra provincia – ha sottolineato la deputata Democratica – è già duramente provata dalla crisi. Ricordo la vertenza Firema e quella della Jabil, due motivi concreti di nostra preoccupazione e due questioni su cui, assieme alla Indesit e alle altre vertenze aperte, è necessario intervenire per provare a ridare speranza a questo territorio”.

 

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