AVERSA – Riammesso e finanziato dalla Regione Campania il Comune di Aversa in merito al bando “L’Innovazione Sociale per lo Sviluppo di Impresa”. Il progetto, approvato in giunta dall’esecutivo guidato dal sindaco Giuseppe Sagliocco e che ha il fine di promuovere azioni di supporto, studi, analisi nonché la predisposizione e sperimentazione di modelli per le pari opportunità all’interno di aziende, nei mesi scorsi era stato escluso dalla Regione Campania per un errore di valutazione. Prontamente gli uffici comunali hanno proposto alla Regione stessa un ricorso amministrativo in autotutela attraverso il quale confutavano le tesi che portarono all’esclusione. Riammesso il progetto è arrivata anche l’ufficialità, conclamata dal Burc, del finanziamento per un importo pari a 200mila euro.
Il progetto prevede la costituzione di una rete integrata composta in partenariato con i soggetti pubblici e privati che opereranno sotto la direzione del Comune di Aversa. Oltre al Comune di Aversa la partnership è formata dall’ambito socio sanitario C3, dall’ Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili della Provincia di Caserta, dalla Confapi Caserta, dal Comune di Recale, dal Consorzio Asi – Area Sviluppo Industriale – di Caserta, dall’ Unione Generale dei Lavoratori Unione territoriale di Caserta, dall’Ufficio Consigliera di Parità della Provincia di Caserta e dall’ Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Caserta (U.g.d.c.e.c. Caserta).
Il progetto intende valorizzare e diffondere una cultura aziendale orientata alla Innovazione Sociale e individua nelle piccole e medie imprese il fattore strategico e determinante, per l’impatto esercitato a livello economico e sociale, proprio a partire dal loro radicamento all’interno del tessuto produttivo del nostro Paese. Tale radicamento può contribuire a rafforzare i vantaggi che l’Innovazione Sociale declinata, nei termini della valorizzazione dei sistemi di conciliazione, può produrre per le Imprese in termini di Valore Sostenibile prodotto a loro favore e fungere da motore di sviluppo di nuove imprese di servizi in grado di rispondere alla domanda espressa attraverso l’inclusione e la valorizzazione di risorse umane ad oggi disperse su un territorio altamente disagiato.