SAN FELICE A CANCELLO – Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Antonio Picozzi del Settore Ambiente del Circolo Pd di San Felice a Cancello. “Da qualche anno il 21 novembre si festeggia la giornata dell’albero, proprio a voler rafforzare il legame che l’uomo ha con gli alberi, visto quanto questi sono importanti per la stessa vita dell’uomo e per l’intero ecosistema. La scuola  elementare di Cancello Scalo anche quest’anno ha inteso festeggiare questa giornata facendo piantare alberi ai suoi  allievi.

Mentre i bambini vivevano questo bel momento, attoniti e stupefatti hanno assistito al taglio selvaggio di uno splendido eucaliptus – che da anni era ubicato negli spazi antistanti la palestra delle scuole medie – oltre che ad una potatura degli altri alberi, più simile ad un semiabbattimento. L’opera di devastazione è proseguita sino al 27 novembre e sarebbe interessante sapere poi che fine ha fatto tutto il legname, che molti testimoni hanno visto portar via dagli stessi soggetti che hanno effettuato l’opera di abbattimento. Questo atto assurdo è stato spiegato dagli addetti ai lavori come esecuzione di precise disposizioni dell’assessore Nuzzo ed è l’ennesimo segnale (si spera l’ultimo) di quanto questa amministrazione, o quello che ne rimane,  non abbia in minima considerazione tra i propri valori l’ambiente! Nelle provincie di Napoli e Caserta tutti oramai sono angosciati dagli effetti nocivi dell’inquinamento, mentre a San Felice a Cancello nessuno se ne preoccupa! Eppure il nostro comune confina proprio con quelle zone che risultano tra le più inquinate in Campania! Eppure il P.D. da tempo ha reso pubblico, oltre che consegnato al sindaco, un ampio  e dettagliato report, dal quale si evince quanto grave sia l’inquinamento nel nostro paese. Chi ci amministra invece pensa ad altro, ad opere pubbliche di opinabile utilità e di acclarato peso sulle finanze pubbliche ed  il cui fine appare solo quello di onorare cambiali elettorali. Lasciare che le nostre montagne siano ormai diventate delle discariche a cielo aperto!  Almeno agli occhi dei bambini si poteva salvare la faccia!”

 

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