SAN FELICE A CANCELLO – L’attuale amministrazione comunale ha in cantiere il rifacimento delle piazze principali di San Felice e di Cancello. A Cancello i lavori sono iniziati a fine settembre con la recinzione della piazza, senza che fossero chiare la finalità e la progettualità. Dopo 7 giorni i cittadini hanno potuto leggere le intenzioni dell’amministrazione su un cartello e su un volantino, che spiegano in sostanza una cosa semplice: una parte della piazza viene pavimentata e sottratta alla funzione di parcheggio auto.
Il Comune risparmia facendo progettare i lavori dall’ufficio tecnico, mentre il responsabile dei lavori stessi è un giovane professionista, attivista della Pro Loco di Cancello; inoltre l’importo, l’inizio ed il termine previsto dei lavori non sono facilmente reperibili. Ci sono voluti 7 giorni all’amministrazione per comprendere che i cittadini non sono sudditi. Questa consapevolezza non è completa nell’amministrazione e nelle forze politiche che la sostengono, perché una discussione pubblica su questo progetto e su altri alternativi non c’è mai stata, mentre ci sono persone che si sono spese per influenzare il decisore pubblico secondo un sistema che non ha posto i cittadini sullo stesso piano in termini di interlocuzione.
Ad aprile 2012 avevamo dato alla Stampa il nostro punto di vista focalizzando 3 questioni generali sugli obiettivi dei progetti di rifacimento delle piazze di cui si parlava vagamente: a) espansione e fruibilità dello spazio verde pubblico; b) miglioramento della sicurezza per i cittadini-pedoni; c) inserimento dei piani di rifacimento delle piazze in un ripensamento globale del sistema viario, da cui dipende un inquinamento notevole, come abbiamo dimostrato nei nostri reports basati sui dati ARPAC.
Sulla questione dei rifacimenti delle piazze di Cancello e San Felice, l’amministrazione appare decisionista ed autoritaria e comunque poco attenta a dimostrare che la decisione di pubblico interesse è estranea all’influenza o all’ingerenza di gruppi di persone, che sono stati tutt’altro che neutrali in campagna elettorale. Avremmo preferito più dibattito aperto e non bisticci sul marciapiede, anche nell’interesse di giovani professionalità che legittimamente si mettono a servizio della comunità.
Chiudere la piazza di Cancello al parcheggio auto senza predisporre prima l’espansione dei parcheggi alternativi lede il diritto di residenti privi di posto auto e genera invasione delle strade limitrofe da parte di pendolari che fruiscono della ferrovia. Effettuare i lavori prima di dislocare il distributore di carburanti comporta un incremento potenziale di costi per eventuali interventi aggiuntivi. Pavimentare e non incrementare significativamente il verde significa non creare un ambiente “naturale”.
Registriamo l’impegno dichiarato dall’amministrazione alla riqualiificazione di buona parte di Cancello ed al suo miglioramento ambientale
Concordiamo che la piazza è l’elemento centrale di una comunità, nè al tempo d’oggi, è possibile spendere cifre a cuor leggero, soldi peraltro di tutti i cittadini. Una “piazza” quindi deve essere un sistema integrato di sicurezza (pedoni, bambini, anziani, di un valido piano traffico e di recupero ambientale ( verde e ossigeno), ma al momento è già venuto meno il confronto con le altre forze politiche ed i cittadini e per Cancello è prevedibile che potrà solo essere sempre più strozzata dal traffico.
Per noi essere buoni amministratori pubblici significa essere autorevoli e non autoritari, assumersi responsabilità in trasparenza e non indulgere nel decisionismo e nell’autoreferenzialità, illustrare in anticipo le idee e confrontarsi, altrimenti è solo “pro-paganda”. Forse è tardi per affrontare il tema a Cancello, forse no. Siamo ancora in tempo per farlo a San Felice!